23042024Headline:

“Lavoro a picco, serve una scossa”

TurchettiGiancarlo (1)“Siamo nel pieno del ciclone. La crisi ha raggiunto picchi inimmaginabili: la disoccupazione nel Viterbese ha toccato una media del 13% mentre quella giovanile è schizzata al 45%. Percentuali ben oltre quelle nazionali. E la gente non ce la fa davvero più: dal Governo devono arrivare risposte immediate”. Giancarlo Turchetti, segretario della Uil, commenta la riunione che il 22 maggio il ministero del Lavoro ha tenuto con le parti sociali. “Il Governo – dice – ha cambiato passo, avviando subito iniziative per il rilancio dell’occupazione, anche se attendiamo fatti concreti, al di là delle buone intenzioni”.

Non c’è solo chi il lavoro non ce l’ha (o ha smesso di cercarlo). Un’altra piaga è quella dei ritardi nel pagamento degli ammortizzatori sociali. “Anche nella Tuscia, come in tutta Italia, ci sono centinaia di persone – ricorda Turchetti – che da sei-sette mesi non ricevono dall’Inps le somme dovute per la cassa integrazione straordinaria od ordinaria. Persone che vengono disperate a chiedere aiuto al sindacato, e noi ci sentiamo impotenti perché non sappiamo come aiutarle”. Per chi è in cig in deroga, la Regione Lazio ha rifinanziato lo strumento fino a giugno. Nel frattempo, bisognerà una soluzione. “Il Governo – continua il segretario della Uil – deve fare uno sforzo ulteriore: il miliardo stanziato per gli ammortizzatori sociali non basta”.

Dal sindacato arrivano anche critiche per la volontà di abolire l’Imu. “Un’operazione propagandistica – la bolla – perché toglierebbe risorse ai Comuni che sarebbero allora costretti o a sospendere alcuni servizi al cittadino, oppure ad aumentare la tassazione. Alla fine, il cittadino spenderà molto di più, soprattutto chi ha una prima casa e basta, per il quale il costo dell’Imu era contenuto”.

Che fare allora? Il sindacato lo chiede da mesi: “Ridurre il costo del lavoro e alleggerire la pressione fiscale sulle buste paga – dice – è l’unico modo per rimettere denaro in circolo e far ripartire i consumi interni. La scia di negozi e attività chiuse nel centro di Viterbo è una spia allarmante: significa che l’economia è al collasso. Servono risposte subito, dal governo centrale sino agli amministratori locali”.

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19   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Anche Philip Red from Trieste è esasperato e cerca lavoro. Cari Scajola e Fini, non è bello lasciare in mezzo strada un povero portaborse bisognoso (magari un po’ troppo voltagabbana, ma, si sa, nessuno perfetto)!

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