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Ubertini, dai cattivi esempi agli ottimi consigli

merloNon se la prenda più di tanto, il sindaco Leonardo Michelini.  Non si angosci né perda il sonno per quella interrogazione che l’ex assessore l’Urbanistica Claudio Ubertini ha annunciato per la prossima seduta del consiglio comunale, anticipata a mezzo stampa.

Certo, l’interrogazione è una di quelle  toste, frutto di studi matti e disperatissimi (copyright Giacomo Leopardi), non foss’altro perché chiede lumi sul perché palazzo dei Priori vieti l’uso dell’acqua, ma poi la utilizza per innaffiare le aiuole nel giardino pubblico del quartiere Ellera.

Certo, Ubertini, fino a qualche mese ospite in una delle stanze dei bottoni più appetibili del governo municipale, è alquanto circostanziato nel “ribadire considerazioni critiche nei confronti del provvedimento, sia per i tempi che per le modalità che ritengo alquanto approssimativi”, tanto da porre una manciata di quesiti, invero epocali: in primo luogo se per le aiuole viene utilizzata un’acqua diversa da quella comunale e inoltre se il provvedimento esclude gli impianti di pubblico godimento.

Certo, la risposta di Michelini non si è fatta attendere, è arrivata sul tamburo, forse per dare agio al sindaco sé medesimo di scacciare gli incubi notturni che lo avevano cominciato a cogliere.  (Parentesi: alcuni intimi del primo cittadino riferiscono che sono giorni che va ripetendo come una mantra e-adesso-come-rispondo-a-Ubertini?).

Certo, è una replica netta, quella micheliniana. Tale da evidenziare che l’ordinanza  intende regolare l’uso di risorse idriche al fine di limitarne gli sprechi nei mesi estivi, massime sul fronte dell’irrigazione e dell’innaffiamento delle aree private, tenuto conto che quelle pubbliche sono dotate di impianti ispirati “a criteri di temporizzazione e risparmio della spesa”.

Certo, il sindaco ha anche aggiunto che la sua ordinanza è analoga “nei contenuti e negli obiettivi” all’ultima ordinanza in materia di risparmio idrico, la n.76 del 14/06/2012, adattata dall’allora sindaco Giulio Marini, suo predecessore.

Certo, ha fatto bene Michelini a prendere cappello e a confessare di aver utilizzato la fondamentale funzione del copia e incolla per  replicare al suo interlocutore con atti che pure l’ex assessore avrebbe dovuto conoscere e menadito.

Tutto ciò premesso e considerato, Michelini non se la prenda più di tanto, non si angosci né perda il sonno ed eviti l’eccesso di zelo istituzionale.

Sappia che l’ottimo Ubertini, capogruppo del Pdl della Sala d’Ercole, è anche iscritto al partito di coloro che non potendo più dare cattivi esempi sanno fornire ottimi consigli.

 

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21   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Ubertini è già pronto a passare alla Storia con esse maiuscola per le sue grandi battaglie. Se non lo frega l’ottuso Barelli con i suoi album pieni zeppi di Storiche Figurine di M.

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