29032024Headline:

Giacomo Barelli, un reato di lesa maestà

macchina santa rosa

La Macchina di Santa Rosa

Povero Giacomo Barelli. L’assessore alla Cultura di palazzo dei Priori rischia di vincere a tempo di record il premio di amministratore più bersagliato del centro Italia e dintorni. Non gliene va bene una, anche se talvolta ci mette un po’ del suo. Ma stavolta – il Sodalizio dei Facchini ci consenta – chi ha pensato di farsi saltare la mosca al naso, magari perché vittima cronica del proprio Ego,  ha sbagliato e di grosso.

Ma veniamo ai fatti, nudi e crudi, così come la cronaca ha il dovere di registrarli. Sabato scorso, dopo aver appreso che l’Unesco ha ufficializzato la candidatura della Macchina di Santa Rosa a patrimonio intangibile dell’umanità, l’assessore ha stilato uno scarno comunicato che a questo punto val la pena riportare nella sua interezza: “Con la nomination no. 00721 il Trasporto della Macchina di Santa Rosa si candidata all’iscrizione nella Representative List of the intangible Cultural Heritage of Humanity all’interno della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale Unesco. La nomination è inserita all’interno del contesto del trasporto delle macchine a spalla insieme alla Festa dei Gigli di Nola, La Varia di Palmi e La Faradda dei Candelieri di Sassari. Questo significa che nell’ottava sessione indetta dal comitato intergovernativo a Baku in Azerbaijan, prevista per dicembre di quest’anno, il Trasporto della Macchina di Santa Rosa potrebbe far parte, in quanto tradizione, al Patrimonio Culturale Intangibile dell’Umanità. Un risultato fondamentale. Un traguardo storico per tutta la citta’ di Viterbo e i Facchini di Santa Rosa che inserisce, inoltre, la citta’ dei Papi all’interno di una rete, un sistema nazionale che sicuramente svolgerà un ruolo importante per lo sviluppo culturale e la crescita turistica ed economica del nostro territorio. Semo tutti d’un sentimento – conclude Barelli – Prepariamoci a sostenere questa candidatura di qui ai prossimi giorni. Dobbiamo dar forza a questa candidatura nel modo più forte ed unito possibile”.

Non l’avesse mai fatto! Apriti cielo. Barelli ha compiuto un reato di lesa maestà nei confronti dei soli “padroni” di Santa Rosa e della sua Macchina: i Facchini. Ai quali nessuno può permettersi di fare ombra (nonostante nella nota fossero stati inseriti e fosse stato dato loro merito dell’iniziativa). Ma tant’è. Citati alla decima riga. Una vergogna. Un’onta da lavare col sangue.

Massimo Mecarini

Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio dei Facchini

E allora, ecco che sulla pagina Facebook del Sodalizio è subito comparso un post al cianuro (Scritto dal presidente? Boh): “Leggiamo su alcune testate giornalistiche che l’assessore alla Cultura, muovendosi con la grazie di un elefante in una cristalleria, si è impadronito della paternità dell’ufficializzazione della Nomination Unesco per il riconoscimento come patrimonio immateriale dell’Umanità, ricordandosi, bontà sua, alla fine, ma proprio alla fine anche dei facchini. Non ci pare che sul dossier di candidatura ci sia il suo nome o quello di qualche altro passato o presente amministratore. Il Sodalizio esprime forte disappunto per questa posizione dell’amministrazione che rappresenta l’inizio dell’apertura di un baratro. altro che collaborazione! Abbiamo iniziato male, anzi malissimo. Infine volevamo ringraziare alcuni “amici” di certe testate che hanno completamente ignorato il ruolo del Sodalizio e delle comunità nella fase progettuale della candidatura. Forse il concetto di comunità non è ben chiaro”.

Un solo, laconico, commento: quando si manifesta questo tipo di arroganza, derivante da un complesso di superiorità stratificato, è difficile dialogare. A Giacomo Barelli, che al di là della persona oggi rappresenta palazzo dei Priori come istituzione, la massima solidarietà. E al Sodalizio un urlo disperato: “aridatece Nello Celestini!”

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34   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    L’arroganza dei facchini colpisce ancora? Semmai la stupidità e la protervia di politicante da quattro soldi dell’ottuso Barelli colpisce ancora.

  2. majortom ha detto:

    Ma io non capisco cosa c’è che non va nel comunicato dell’assessore; comunica la notizia, gli dà importanza, non cerca assolutamente di attribuirsi dei meriti in proposito (sarebbe ridicolo, visto che si è insediato da poco) e riconosce l’importanza dei facchini. Dov’è che avrebbe espresso “stupidità e protervia da politicante”? In quale passaggio del comunicato?

  3. Giorgio Molino ha detto:

    E’ quando s’è insediato, grazie all’intercessione del suo padrone Filippo Rossi da Trieste, che l’ottuso Barelli esprime stupidità e protervia da politicante da quattro soldi. Se non si conoscono gli antefatti, opportunamente riportati da Mecarini nel suo intervento, sembra quasi che sia merito dell’ottuso Barelli se la Macchina di Santa Rosa sia stata candidata all’iscrizione nella Rappresentative List of the intangibile Cultural Heritage of Humanity all’interno della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale Unesco.

  4. Giorgio Molino ha detto:

    La stupidità e la protervia ce l’ha proprio stampate in volto; e le manifesta ogni volta che firma un comunicato o interviene pubblicamente. Mai, e sottolineo mai, la città di Viterbo aveva avuto un assessore così imbarazzante.

  5. majortom ha detto:

    Ovviamente, quando Lei dice “la stupidità e la protervia ce l’ha proprio stampate in volto”, rende chiaro che Lei sta parlando di antipatie personali, senza dare alcuna giustificazione oggettiva

  6. Giorgio Molino ha detto:

    Nessuna antipatia personale, visto che non abbiamo il dispiacere di conoscere il Sor Assessore, solo un’oggettiva constatazione di scuola lombrosiana. Basta guardarlo, ma basta anche sentirlo blaterare, questo cane da riporto di Filippo Rossi da Trieste.

  7. majortom ha detto:

    Io chiedo più oggettività e Lei che fa? Mi cita Lombroso, che è passato alla storia come un cialtrone antiscientifico. Comunque vorrei sapere, secondo Lei, cosa avrebbe dovuto fare Barelli in questa precisa occasione: avrebbe dovuto ignorare totalmente la questione della candidatura all’Unesco? (E già mi immagino i commenti: “I Facchini avanzano la candidatura e l’assessore competente cosa fa? Dorme! Non dà nessun segno di vita!”). Ha stilato un comunicato informativo, in cui definisce la questione come “un risultato storico per i Facchini”. La verità è che qui si sta cercando un pretesto qualsiasi per attaccare un avversario politico.

  8. Giorgio Molino ha detto:

    La verità è che Barelli non capisce assolutamente niente di niente, che è diventato assessore solo per la sua fedeltà canina a Filippo Rossi da Trieste (che, non potendo per ovvi motivi rivestire la carica, ci ha piazzato il suo seguace più manovrabile), e che finora ha inanellato una figurina di m. dietro l’altra, una gaffe dietro l’altra. Questa con il sodalizio dei facchini è solo l’ultima in ordine di tempo. Lasci perdere, è indifendibile il Sor Assessore.
    P.S. Recenti studi hanno rivalutato il pensiero di Lombroso, si aggiorni invece di reiterare banalità conformiste.

  9. majortom ha detto:

    Mi aiuti ad aggiornarmi, indicandomi questi “Recenti studi che hanno rivalutato il pensiero di Lombroso”: li leggerò volentieri.

  10. Giorgio Molino ha detto:

    Detto fatto:

    http://bompiani.rcslibri.corriere.it/libro/7293_l_uomo_delinquente_lombroso.html

    L’introduzione a questa nuova edizione del saggio di Lombroso, pubblicata da un editore autorevole come Bompiani, è di Armando Torno, ex responsabile delle pagine culturali del “Corriere della Sera”, uno che di cultura mastica sicuramente qualcosa di più dell’ottuso Barelli e di Filippo Rossi da Trieste messi insieme (loro, in realtà, più che masticare cultura, sono avvezzi a mangiare con la stessa).
    Se poi vuole farsi un’idea dei recenti studi su Lombroso, non le resta che utilizzare un qualsiasi motore di ricerca.
    L’argomento è sicuramente più interessante delle gaffe e delle figurine di m. dell’ottuso Barelli, mi creda.

  11. Giorgio Molino ha detto:

    All’ombra dell’ultimo sole emetteva flatulenze il cervello del Sor Assessore…

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