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L’annuncio mortuario viaggia sul web

cimitero-di-viterboMorte, l’argomento è delicato. Ma prima o poi bisognerà parlarne, si spera più poi che prima. L’appuntamento ineludibile, però, spinge anche ad esigenze tutte particolari: far sapere che una persona è morta, informarne gli amici, i colleghi, i conoscenti, la data e il luogo dei funerali, e insomma condividere il dolore e il ricordo di chi non c’è più. Se fino ad adesso c’erano i manifesti funebri (quelli affissi negli spazi dedicati da ogni Comune) o anche le necrologie sui giornali (che però costano bei soldini), ecco la terza via. Nuova di zecca, e tutta viterbese, e anche gratis, che non guasta mai.

Un sito internet, www.tusciafunebre.it, che è una bacheca virtuale, e fornisce il servizio. La necrologia, insomma, viaggia on line, comoda, secca, immediata. E vale la pena parlare con chi l’ha ideata per capirne di più.

“Tutto è nato da un’esigenza pratica – spiega la titolare, la signora Elisabetta –  Quella di trovare su Internet le notizie sui defunti. Capita spesso di ricevere la notizia della scomparsa di tizio o di caio, ma non di non poter verificarla subito. Bisognava uscire in strada, cercare i manifesti pubblici, accostare la macchina e andare a leggere. Abbiamo pensato: perché non fornire un servizio del genere in rete? Accessibile a tutti, anche a quelli fisicamente lontani da Viterbo (penso ai parenti), gratuito, in collaborazione con le agenzie funebri, il tutto nel pieno rispetto delle leggi sulla privacy. Ci abbiamo lavorato sopra, ed ecco qua, a luglio siamo partiti”.

Nonostante qualche incomprensione iniziale con alcune agenzie funebri, che non hanno capito subito la sostanza del sito, ora Tusciafunebre va. Accoglie i necrologi, li pubblica in tempo reale, e punta a crescere con giudizio. Tutto gratis, magari con la prospettiva un domani di mettere su un piccolo ritorno economico grazie ad un altro servizio che viene fornito, questo a pagamento: la possibilità di accendere una lampa votiva – ovviamente virtuale – sotto l’immagine del proprio caro che non c’è più. Il prezzo? Abbordabilissimo: 18 euro per un anno di accensione, 24 per due. E sono lampade che non si spengono con la pioggia e con il vento. “Facciamo pagare i lumini, sì – dicono ancora dal sito – ma è più uno stratagemma per evitare che qualche burlone, che su internet non manca mai, ne approfittasse…” E bravi.

In attesa che la cosa decolli, si registra il fatto che una cosa del genere, in Italia, non esiste. E un’ultima riflessione è d’obbligo: “La morte e il culto dei defunti, qui da noi, sono sempre stati vissuti un po’ così, retaggio della cultura popolare, di certi antichi tabù. Ma non c’è niente di male nell’usare le nuove tecnologie per rendere omaggio all’anima di chi è scomparso”. Già: utilizziamo Internet per fare un sacco di cose, utili e inutili e persino sciocche, perché non usarlo anche per la memoria dei nostri cari? Una persona non muore finché il suo ricordo resta vivo, dice il proverbio. E adesso basta un click.

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384   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Basta un click? Basta toccare ferro o altro, cribbio!

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