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Per Ruggieri elezione bulgara

Alessandro Ruggieri

Alessandro Ruggieri

Si chiama Alessandro Ruggieri. Ha cinquant’anni. E’ romano. E’ a Viterbo dal 1993. E’ un economista. Insegna “Tecnologia, innovazione e qualità”. Fino alle 19,14 di ieri era direttore del Deim (dipartimento di Economia e impresa). Poi, dalle 19,15, sempre di ieri, è diventato il terzo rettore dell’Università della Tuscia per il mandato 2013-2019, succedendo a Marco Mancini (che ha guidato l’ateneo dal 1999), che a sua volta aveva preso il testimone da Gian Tommaso Scarascia Mugnozza (1981-1999).

“Beh, non posso nascondere che provo una forte emozione”. Sono le prime parole che Alessandro Ruggieri, eletto da pochi minuti magnifico dell’Università degli studi della Tuscia, riesce a sibilare, attorniato, fra gli altri, da Gaetano Platania (direttore del dipartimento di Scienze umanistiche, della comunicazione e del turismo), da Leonardo Varvaro (direttore del dipartimento di Scienze e tecnologie per l’agricoltura, le foreste, la natura e l’energia), da Alessandra Moscatelli, direttore generale.

Quando la conta dei voti supera la metà più uno dei consensi, nell’aula magna del rettorato scatta l’applauso dei presenti, una trentina di persone, che abbracciano e/o stringono la mano al cinquantenne economista.

Tra le prime telefonate ricevute quella del ministro dell’Università Anna Maria Carrozza e, ovviamente, di Marco Mancini, il predecessore, per 14 anni alla guida di Gradi e dal giugno scorso capo dipartimento al ministero.

I numeri dicono che l’ascesa dell’unico candidato alla carica è stata sostenuta da larghissimo consenso, sia sul piano della partecipazione alla tornata elettorale, sia sul piano dei voti ottenuti. Si sono presentati infatti al seggio allestito all’aula magna 276 docenti su 302 aventi diritto (pari al 91,39%) e 256 non docenti su 318 aventi diritto (pari all’87,11%).

Lo spoglio ha consegnato questo esito: i docenti hanno scritto 242 volte il nome di Ruggieri sulla scheda, 18 sono state le nulle, 16 le bianche. Coi voti dei non docenti l’economista ha toccato quota 275.

“Continuerò l’opera eccellente del mio predecessore Marco Mancini”, ha detto il neo rettore che promette il rafforzamento dell’ateneo sotto tutti gli aspetti. “Grande apertura, collaborazione e dialogo – ha sottolineato – caratterizzeranno il mio mandato. Del resto su queste basi ho sempre costruito il mio lavoro. Sono soddisfatto della grande partecipazione al voto, il che significa grande senso di collaborazione dal parte di tutti i colleghi dell’università”.

Ora la sua elezione dovrà essere ratificata dal ministero e tempo una quindicina di giorni, Ruggieri potrà indossare a pieno titolo il tocco e la toga bordata di ermellino che compete al suo status.

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397   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Tutti rettori a vita o quasi all’Università della Tuscia?

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