La Coldiretti bacchetta il consorzio Teverenera, accusato, senza troppi giri di parole, di non rispondere ai problemi degli agricoltori della valle del Tevere. Secondo una nota dell’associazione viterbese degli agricoltori infatti, i coltivatori e le aziende vittime di eventi naturali hanno cercato di porre fine alle criticità rivolgendosi al Consorzio di Bonifica di competenza, per poter verificare l’opportunità di ricostruzione degli argini del torrente Vezza, in zona Bomarzo, dove i danni alle colture sono stati più importanti. Il Consorzio non ha dato però alcun riscontro neanche quando l’associato Coldiretti, Fabio Brugnoli, amministratore unico della società agricola Colle Valle srl, ha spedito con posta certificata una richiesta di intervento urgente al Consorzio stesso, a seguito delle calamità atmosferiche avvenute tra novembre e dicembre 2012 e nuovamente tra marzo e aprile 2013.
Mauro Pacifici e Andrea Renna, presidente e direttore della Coldiretti Viterbo, a tutela dei loro associati e delle aziende agricole colpite, chiedono ora riscontro al commissario del Consorzio di Bonifica Teverenera, consapevoli del ruolo importante e significativo che i consorzi di Bonifica devono avere pur comprendendo le criticità economiche che le stesse strutture possono avere.
”Non crediamo giusto che non si dia risposta alle segnalazioni di intervento – sottolineano Pacifici e Renna – a quanti continuano a versare le somme previste al Consorzio senza ricevere molto in termini di servizi. In un momento delicato per l’economia agricola e alla vigilia della stagione autunnale siamo convinti che una diversa programmazione di opere di consolidamento e di garanzia di sicurezza per i terreni sia indispensabile e per questo chiederemo un incontro ai vertici del Consorzio che seppur in regine di commissariamento auspichiamo potrà dare segnali di atteggiamenti diversi e più costruttivi di quelli emersi sino ad oggi nei confronti dei nostri associati e più in generale dagli imprenditori che hanno le imprese nel territorio di pertinenza del Teverenera.”
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