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I renziani viterbesi fanno il pieno

Il sindaco Michelini e l'assessore Delli Iaconi al tavolo sullo sviluppo

Il sindaco Michelini e l’assessore Delli Iaconi al tavolo sullo sviluppo

A guardarla da quassù, dal soppalco della sala Gatti, questa Leopolda sembra un locale. Una di quelle trattorie moderne che vanno per la maggiore: arredamento essenziale, tavoli grandi per socializzare meglio, alle pareti pochi slogan e qualche immagine di rockstar famose come Mick Jagger e Papa Francesco. Eccoci qua, benvenuti alla Leopolda, dove si serve cibo per l’anima, si cerca di sfornare idee, si pasteggia sorseggiando dibattito, e alla fine il conto neanche si paga. Dall’omonima stazione fiorentina, e dall’evento politico e culturale inventato quattro anni fa da Matteo Renzi, ecco questa tappa viterbese. Che della Leopolda originale, oltre a prendere il nome e la formula, beneficia anche di uno stile informale – camice e maglioni, zero cravatte – e tutto sommato giovanile. Quelli del comitato per Renzi ce l’hanno messa tutta, e a vederli adesso, Piergiorgio e Martina e Giorgia e Alessandro e tutti gli altri, ne è valsa la pena.

L'europarlamentare David Sassoli al tavolo sull'Europa

L’europarlamentare David Sassoli al tavolo sull’Europa

Già, perché la sala non è piena: è stra. E va bene che è sabato pomeriggio e fa freddo, ma il clima prenatalizio dei negozi tutt’intorno suggerirebbe di fare altro, piuttosto che una full immersion di chiacchiere politiche. Invece la gente ha risposto alla grande. I tavoli tematici sono apparecchiati di persone, dagli ospiti vip (deputati come Angelo Righetti, eurodeputati come David Sassoli, consiglieri regionali come Riccardo Valentini) alla gente normale, dal sindaco Michelini con l’assessore Degli Iaconi, ad un’infornata di consiglieri comunali, non necessariamente renziani (visti tra gli altri Serra, Quintarelli, De Alexandris, Bizzarri). Senza escludere gli specialisti del salto della quaglia, quegli atleti allenatissimi a capire quando cambia il vento e a spostarsi di conseguenza.

Il consigliere regionale Riccardo Valentini al tavolo sull'ambiente

Il consigliere regionale Riccardo Valentini al tavolo sull’ambiente

Tutti a parlare di argomenti di pubblico interesse: sanità, trasporti, enti locali, cultura, rapporti con l’Europa, tasse e fisco. Carne al fuoco su una brace che arde. Dopo un paio d’ore di discussione, ogni tavolo ha elaborato una proposta per il suo tema, e il relatore è salito sul palco (un palco molto minimal) ad illustrarla. Musica di sottofondo, macchinetta per il caffè e per l’acqua, all’ingresso chi vuole può anche fare una piccola offerta per cambiare verso all’Italia, dicono loro.

“Non mi aspettavo una presenza così massiccia e qualificata”, confida il capogruppo del Pd in Comune Francesco Serra, renziano della primissima ora, anche prima dello stesso Renzi, come ripete spesso lui. “Una partecipazione libera e trasversale, e questo ci fa ancora più piacere. La gente forse ha capito che qui si può parlare, ragionare e proporre. Questo è lo spirito della Leopolda”. Di deputati viterbesi del Pd, fino ad una certa ora di ieri sera, nessuna traccia.

Una panoramica della sala Gatti

Una panoramica della sala Gatti

Si è fatta una certa, e la Leopolda si spegne. Torna stamane, per la seconda parte, prima di pranzo, con la presenza di Walter Veltroni ancora in dubbio (l’ex segretario non si vuole esporre troppo, in questa fase). Una seconda parte che prevede interventi liberi, basta prenotarsi, su un tema, una parola per il futuro. Durata massima: quattro minuti, ché poi ci si annoia o si rischia di parlare a vanvera. E invece da questo posto debbono uscire frasi chiare, e attuabili, prima per il Pd, visto che l’8 dicembre ci sono le primarie, e un domani magari anche per l’Italia intera.

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Effettivamente alla Leopolda viterbicola c’erano belle facce da abbuffata: quelle dei tirapiedi del pingue e insaziabile Peppe Bucìa.

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