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Poesie e buon vino a San Pellegrino

Giorgio Vignali e Emanuele Marchionni

Giorgio Vignali e Emanuele Marchionni

Belli e buoni e pure bravi, se è per questo, perché ad ascoltare l’antipasto – l’attrice Francesca Ventina che declama il sonetto Er Vino – c’è da scommetterci che sarà un piacere per l’udito e per l’anima, questa manifestazione qui. Appuntamento per oggi alle ore 16, nella magica piazza San Pellegrino, e più precisamente sul terrazzo di palazzo degli Alessandri, gentilmente concesso dalla Provincia. Qui una serie di attori e uomini di spettacolo si cimenteranno nella interpretazione di poesie di Giuseppe Gioacchino Belli, il grande e irriverente autore romano del quale ricorre il 150esimo della scomparsa. Poi tutti in cantina, del 1200, per assaggiare i vini sotto la guida di enologi specializzati.

Dice: che c’azzecca il Belli con Viterbo e la Tuscia? Domanda legittima, anche se un po’ superficiale. Sono stati quelli delle Terrazze – società di eventi e corsi per lo spettacolo – che hanno unito le due cose: ne è nato “Belli e buoni”, il geniale titolo della kermesse. Il Belli, tra i suoi oltre duemila componimenti, non ha solo raccontato la Roma papalina, il potere temporale (e certe volte arrogante) del clero vaticano, i rioni e i bujaccari e le mignotte. Ha citato anche la Tuscia, conosciuta e amata soprattutto per i suoi vini. Ne Er Vino, del 1831, per esempio, si cantano le lodi del nettare d’uva di Vignanello, che “è bono asciutto, dorce e tonnarello”, e dell’Este este (Est! Est!! Est!!!), che il poeta, ma non solo lui, considera “un paradiso vero”. Di qui l’idea di Emanuele Marchionni e Giorgio Vignali, le due anime delle Terrazze, con la collaborazione del viterbese Renato Petroselli: organizzare una declamazione dei sonetti belliani e una degustazione dei vini delle cantine sociali Colli cimini Vignanello doc e dell’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone, le nipotine di quei vini ottocenteschi.

Il tutto è stato presentato ieri nel “sempre più vivace e produttivo” – come ha detto il padrone di casa Giulio Curti – incubatore culturale di Bic Lazio, a Valle Faul. Presenti i rappresentanti di Comune e Provincia, che patrocinano l’evento, e due degli artisti che saranno in scena domani. E cioè Demo Mura, speaker di Radio Kiss Kiss con piglio da one man show, e Francesca Ventura appunto, che i nostalgici degli anni Ottanta ricorderanno in opere vanziniane e ne I Ragazzi della Terza C (era la secchiona Tisini), ma che ha lavorato pure con grandi registi e ora è impegnata a teatro. C’erano anche i presidenti delle due cantine interessate, per una comunione di intenti che rinnova il legame ancestrale tra arte, cultura e buon bere. Che oggi venga riscoperto e valorizzato in tempi di crisi e in una cornice storica come quella di San Pellegrino è il segno che pure dalla tradizione si possono cavare ottime idee per tornare a credere nello sviluppo. Onore alle Terrazze, dunque, per la prima di tante iniziative – hanno promesso – che però restano top secret, almeno per ora.

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    L’ottuso superassessore Barelli propone, in onore al suo ducetto, un reading magna magna & bevi allietato da stornelli in lingua triestina.

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