19042024Headline:

Sono loro il Pd del futuro

Martina Minchella, renziana doc

Martina Minchella, renziana doc

Martina e Giorgia, Paolo e Piergiorgio, Sandra e Pierluigi e Alessandro. Eccoli, i renzini viterbesi che stanno per diventare renziani (vista l’aria che tira in prospettiva primarie). Eccoli, quelli che vogliono costruire il Partito Democratico del futuro, qui a Viterbo sulla scia dei cambiamenti annunciati a breve a livello nazionale. E come inizio non c’è male, visto che per sabato e domenica, alla sala Gatti, hanno organizzato la tappa locale della Leopolda, l’ormai mitica convention inventata dal sindaco di Firenze e che è diventata un brand da esportare sul territorio, come quei mega tour degli U2, o degli Stones.
Per presentarla, il comitato Viterbo x Renzi (è scritto così, pazienza) ha scelto l’inusuale collocazione di piazza del Plebiscito alle cinque e mezza del pomeriggio, buio e un po’ di freddo e i vigili che fischiano, e la gente che passeggia. “Meglio che starsene chiusi tra le quattro mura delle federazione – dice la consigliera comunale Martina Minchella, che della Leopolda, quella vera, ha persino la cover dell’Iphone – Noi non ci chiudiamo, il cambiamento parte anche così, e con questo spirito nasce l’idea della Leopolda. Fermo restando che il cambiamento non è solo nell’età di chi lo chiede, qui siamo tutti al massimo sui 28 anni, ma anche nei contenuti”.
E vediamolo, allora, questo evento che in altri partiti, più a destra, magari avrebbero chiamato “la Bernarda” o – meglio ancora – “Quel gran pezzo dell’Ubalda”. Lo spiega Giorgia Gasbarri, un’altra della comitiva: “Si comincia sabato, verso le quattro del pomeriggio, con l’istituzione di dieci tavoli tematici. dedicati ai vari argomenti di pubblico interesse, dalla sanità ai trasporti, dalla giustizia alla scuola agli enti locali all’Europa. In ogni tavolo ci sarà un politico di spicco, deputato, senatore o consigliere regionale. Si discute per due ore, con persone della società civile che porteranno la loro esperienza, e alla fine si troverà una sintesi, e l’elaborazione di una proposta condivisa. E’ l’eletto che incontra l’elettore, è l’apparato che incontra la società”. Ora, i ragazzi di Renzi hanno già incassato la partecipazione di parecchi esponenti politici nazionali, da Simona Bonafé (una del Giglio magico renziano), a David Ermini, da Angelo Rughetti (già visto qui un paio di settimane fa) all’europarlamentare David Sassoli, dal senatore Moscardelli al consigliere regionale Valentini. Sugli altri, top secret, anche se si mormora di qualche pezzo grosso in arrivo, mentre si esclude – con grande dispiacere  dei maschietti – un’improvvisata della graziosa Maria Elena Boschi. Ma in provincia, comunque, ci si accontenta. E i deputati locali? I sindaci? I coordinatori di cirolo? “Noi non abbiamo invitato nessuno – dice Sandra Albanesi – Perché non sono previsti inviti nella formula della Leopolda: si tratta prima di un evento culturale e poi politico. Chi vuole venire è libero di farlo”.
La domenica, la seconda parte del menù. In mattinata. Con interventi di quattro minuti, aperti a tutti, basta prenotarsi in tempo. Prima di pranzo, il rompete le righe, e all’appuntamento alle primarie dell’8 dicembre, quando Matteo potrebbe davvero cambiare la storia del Pd. A sentire loro, i ragazzi della Tuscia che sostengono Renzi, sarebbe anche ora. C’è chi è rimasto scottato dalla vecchia nomenclatura, e con il sindaco di Firenze ha ritrovato l’entusiasmo, i fatti, e il “divertimento di fare politica”. Chi invece si è avvicinato a questo mondo solo adesso, e grazie a Renzi sta assaportando il sentimiento nuevo. Chi è stato alla Leopolda originale, quella di Firenze, e chi invece non c’è mai stato ma ha la stessa grinta degli altri. Alcuni di questi aderiranno al No Porcellum day del deputato Roberto Giachetti: tre cappuccini al giorno per protestare contro la legge elettorale vigente. Non sarà un digiuno pannelliano, d’accordo, ma i tempi sono cambiati. E questo è il nuovo che avanza, anche qui, in partibus infidelium.

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Basteranno under trenta dalle facce (ancora) pulite per smuovere le acque nel torbido e fetido stagno della politica italiana? Speriamo, ma speriamo soprattutto che anche quest’ennesima speranza non vada tradita o (s)venduta. Buon lavoro e buona fortuna ai renziani viterbesi.

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