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Arriva l’etichetta sulla carne

Coldiretti  Viterbo Brennero

La mobilitazione della Coldiretti continua. E continua con l’arrivo a Roma dei giovani agricoltori e allevatori. Giacché, dopo la protesta del Brennero e di Montecitorio, alcuni segnali sono arrivati ma per l’associazione degli agricoltori ancora non basta.
Anche dalla Tuscia hanno manifestato sia al Brennero che a Montecitorio per dar man forte all’iniziativa di Coldiretti per tutelare il Made in Italy. Gli imprenditori del viterbese sono stati in oltre 100 in entrambe le occasioni, con a capo della delegazione il presidente provinciale Mauro Pacifici ed il direttore Andrea Renna.
«Dopo la protesta degli allevatori – spiega Pacifici – in Italia per la carne di maiale, di pecora, di capra e di pollo sia fresca, refrigerata o congelata diventa obbligatorio indicare dal primo aprile 2015 il luogo dell’allevamento e della macellazione». «E’ un primo segnale positivo ma la nostra Battaglia di Natale: scegli l’Italia continua – spiega il direttore Renna – per accorciare i tempi e introdurre l’obbligo di indicare il luogo di nascita degli animali “nato in”, dopo che il Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali dell’Unione Europea si è espresso sull’etichettatura della carne suina, ovicaprina e di pollame in merito all’indicazione obbligatoria “allevato in” e “macellato in” con riferimento allo Stato membro e al Paese terzo dove avvengono queste procedure».
«E’ certamente un primo passo importante – aggiungono dalla Coldiretti viterbese – che però deve essere necessariamente completato con l’indicazione obbligatoria dell’origine per quanto riguarda tutti i prodotti trasformati». Indicazione che la Coldiretti ritiene fondamentale per garantire la trasparenza, indispensabile per mettere il consumatore in condizione di fare scelte consapevoli e gli allevatori di differenziare e valorizzare il proprio prodotto.
Dunque, appuntamento a Roma (anche in questo caso sarà presente una rappresentanza degli imprenditori della Coldiretti di Viterbo), per difendere il vero Made in Italy, mercoledì prossimo a partire dalle ore 9,30 in via XXIV Maggio 43 (Palazzo Rospigliosi, sede della Coldiretti Nazionale).

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2   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Prevista anche un’etichetta per il coldiretto per diletto, nonché consiglierino comunale, Paolo Simoni: La testa più lucida di Palazzo dei Priori. Made in Veterbe.

  2. Luigi Tozzi ha detto:

    Ma raccontatela tutta! Non è a causa delle vostre pagliacciate che è uscito quel regolamento. Inoltre è talmente incomprensibile come si debba apporre l’indicazione d’origine (E MANCA DOVE E’ NATO) della carne di pollo, maiale e pecora che vi sfido a spiegarla alla massaia. Ma tanto che vi importa..voi avete il vostro marchio di fabbrica no?

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