19042024Headline:

I castanicoltori sperano nella Regione

Sonia Ricci

Sonia Ricci

“Non dobbiamo dimenticare che il Lazio è il secondo produttore di castagne in Italia. Partendo anche da questo dato ho proposto che, all’interno della programmazione Ue 2014–2020, si possano studiare delle linee di interventi, predisposte dall’assessorato all’Ambiente e da quello all’Agricoltura, che prevedano dei meccanismi premiali per la tutela ambientale dei castagneti”. Così il consigliere regionale del Pd Enrico Panunzi a margine dell’incontro sulla castinacoltura, convocato nei giorni scorsi dall’assessore all’Agricoltura Sonia Ricci, con la partecipazione di sindaci, amministratori, associazioni di categoria.

Pare di intuire che la Regione voglia finalmente prender il toro per le corna e fare sul serio su una criticità che non è solo ambientale ma ha effetti devastanti sul tessuto produttivo ed economico di tanta parte del Viterbese. Nell’occasione è stato ribadito con forza che la lotta al cinipide calligeno (causa della decimazione dei raccolti nell’ultimo lustro che ha comportato la perdita di circa 30 milioni di euro annui) va condotta attraverso la lotta biologica con l’antagonista naturale “Torymus sinensis”.

Enrico Panunzi

Enrico Panunzi

“Per questo vanno potenziati i lanci – sottolinea Panunzi –  cercando di non frapporre dei trattamenti con i fitofarmaci che ostacolerebbero il trattamento biologico. Da qui la necessità di rafforzare il centro di riproduzione Arsial (agenzia regionale servizi agricoli) di Caprarola. Il problema, tuttavia, non è solo agricolo ed economico, ma anche ambientale: la perdita di reddito, infatti, può portare all’abbandono dei castagneti, che avrebbe come primo effetto immediato un dissesto idrogeologico del territorio”.

Da qui l’appello ai parlamentari della Tuscia affinché due proposte di legge che si occupano di castanicoltura possano procedere speditamente in quanto prevedono contributi economici a chi ha visto venir meno il reddito degli anni precedenti.

Sulla stessa lunghezza d’onda la Coldiretti del capoluogo. “Per tentare di non acuire ulteriormente la crisi del settore castanicolo è necessario verificare la possibilità di prevedere misure anche nuove ma efficaci e definitive che tutelino i produttori e i loro redditi”. L’affermazione è del direttore Andrea Renna che loda l’iniziativa dell’assessore Sonia Ricci.

“La convocazione del tavolo – afferma – è stata quanto mai opportuna, ma ora serve intraprendere la strada ipotizzata sia dall’assessore che dal consigliere Panunzi circa un’attenta programmazione, nelle maglie del nuovo Psr (piano sviluppo agricolo), di strumenti e/o assi idonei a dare risposte al settore che, in provincia di Viterbo, rappresenta, in termini di lavoro e di tutela agroambientale, un segmento davvero vitale per l’intera economia”.

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Onorevolino Panunzi, le diamo un consiglio disinteressato: lasci stare dichiarazioni e trombonate varie, la sua testa non è lucida come quella del suo collega Riccardino Vaalentini.

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