29032024Headline:

Centro vivace anche grazie ai mercatini

Il mercatino di piazza del Gesù...

Il mercatino di piazza del Gesù…

Forse è merito delle luci. O magari delle bancarelle. O della Pro Loco. Perché no, potrebbe pure essere il tempo buono. Così come l’effetto Sgarbi. O meglio ancora, sarà mica il polverone politico ad aver creato curiosità? Mah, non è dato saperlo. Resta il fatto però che, nella buona o nella cattiva sorte, il centro di Viterbo s’è affollato. Okay, è Natale. E se lo struscio non c’è di questo periodo meglio spararsi. Ma mai dare per scontato un pienone in tempi di crisi. L’analisi più lucida pertanto volge ad un solo elemento trainante, denominato rete (come va poi di moda), ma conosciuto ai più come cooperazione. Quella, in sostanza, sbandierata proprio dal sindaco Michelini su queste colonne. “Voglio riportare gente lungo le vie storiche” ha promesso in campagna elettorale. “Sono orgoglioso di aver visto tante persone nel cuore della città”, ha ribadito ieri l’altro. E come dargli torto?

Tralasciando per un attimo (oggi si può, siamo tutti più buoni) il tormentone associativo-caffeinomane. Ecco che forse emerge un secondo dato confortante. Quello del patrocinio. Il famoso legame tra pubblico e privato. Che funziona. Indubbiamente. Basta buttare un occhio all’articolo – presente sempre su questa testata – stilato su largo San Bernardino da Siena. Quando si collabora i risultati sono evidenti. Tanto in edilizia, quanto in cultura. E passando per ogni altro singolo settore. Ne sono esempi pratici i due mercatini (più allegati) sponsorizzati proprio dal Comune.

Il primo si chiama “Natale in Centro”. Partorito dalle teste di Slow Food e Confartigianato. “Due weekend ricchi di appuntamenti – dice il direttore di Confartigianato Andrea De Simone – Con un’offerta che lasciava solo all’imbarazzo della scelta”. Artigianato, tradizioni, e soprattutto eccellenze. Con la chicca “Dall’arca al cesto” a piazza del Gesù, che ha visto una processione di persone in coda per accaparrarsi prodotti tipici confezionati ad hoc. “Mai visto un flusso così – sottolinea il presidente Slow Food Angelo Proietti Palombi – I cittadini sono sensibili a questo tipo di manifestazioni. Un lavoro incredibile che denota senza ombra di dubbio la strada da percorrere”.

...e quello del Sacrario

…e quello del Sacrario

Discorso analogo per piazza Verdi (o del Teatro). Con “Campagna amica” attrice protagonista da premio oscar. “Nocciole, cioccolata, pasta, uova, formaggi, birra, e manufatti vari andati a ruba – stavolta parla il direttore Coldiretti Andrea Renna – più musica per i grandi e intrattenimento per i piccoli. Un sano momento di incontro. Utile non solo per la vendita, e quindi per lo schiaffo alla crisi, ma anche per i dettagli elargiti sulle varie aziende. Il consumatore si sente partecipe dell’assoluta garanzia e provenienza. Viene coccolato e fidelizzato”. E in tutto ciò, se non bastasse, giovamento ne ha tratto anche l’area del Sacrario. Forse discutibile nei contenuti (qualcosa va rivisto, lo si rimarca da un pezzo), ma anch’essa presa d’assalto.

Avanti così quindi. Sarà mica che il sentiero più tortuoso sia quello buono?

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Quando non c’è in giro la nauseabonda kaffeina, l’effetto è sempre più che buono.

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