Fronte unito dei carrozzieri della Tuscia viterbese contro alcune delle norme contenute nella riforma Rc auto. Con una mobilitazione, organizzata dalle associazioni degli operatori del settore aderenti alla Cna, Confartigianato, e Casartigianati, così articolata: da lunedì 13 gennaio fino a sabato 18, dalle ore 9 alle ore 14, presidio davanti al ministero dello Sviluppo Economico per manifestare le ragioni della protesta e chiedere la modifica delle nuove disposizioni; l’acme il 15 gennaio, alle ore 11, con la manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma, al Centro congressi Capranichetta a piazza Montecitorio.
Il motivo della protesta? “Il governo ha introdotto nel settore della Rc auto un norma che induce gli automobilisti, in caso di incidente, a rinunciare al carrozziere di fiducia e a recarsi solo presso le officine convenzionate con le compagnie di assicurazione”, spiega Gianfranco Bugiotti, presidente di Cna, Servizi alla comunità.
“La contestazione sostenuta dalla categoria – gli fa eco Andrea De Simone, direttore di Confartigianato Imprese – nasce da un timore più che fondato e sul quale abbiamo lanciato non pochi allarmi: la riforma varata dal Governo in buona sostanza rende obbligatorio il risarcimento dei danni ai veicoli incidentati in forma specifica. L’inaccettabilità di quest’obbligo è fisiologica da parte dei carrozzieri indipendenti che rischiano di chiudere a causa di queste sconsiderate disposizioni. Non solo, appare anche evidente come il diritto di scelta del proprietario del veicolo che non è più libero di preferire un’officina ad un’altra per la riparazione dei danni subiti».”
“Il provvedimento del governo – sottolineano alla Cna – lede la libertà di scelta degli automobilisti, altera la concorrenza nel settore e minaccia la sopravvivenza di migliaia di imprese. La Cna sta esercitando da tempo una forte pressione sulla politica e ha già avviato un confronto serrato con i parlamentari perché si introducano nel testo le modifiche proposte. Con la nostra mobilitazione, vogliamo difendere un tessuto di 17mila imprese che occupano 60mila addetti”.
Ancora marce su Roma? A Roma c’è il marcio, cari amici carrozzieri, marciare non serve, servono i forconi o, nel vostro caso, i cric.