18042024Headline:

Terme Inps, piccolo passo avanti

terme inpsLa Commissione Attività produttive della Regione Lazio ha approvato la proposta di legge che concede al Comune di Viterbo la possibilità di espletare in maniera diretta la gara per la concessione del complesso termale ex Inps. Attraverso un bando ad evidenza pubblica verrà individuato il soggetto che gestirà lo stabilimento, superando la vecchia previsione legislativa che individuava invece una società mista tra Regione e Comune (società peraltro mai nata).

E’ la buona notizia che arriva dalla Pisana e che – quando la legge sarà definitivamente approvata in aula – potrebbe finalmente (è il caso di dirlo) dare il via a questo benedetto progetto di rilancio di cui si parla ormai da tempo immemore e che finora è sempre rimasto sulla carta.

Nel frattempo si sprecano i commenti positivi. “Cambiando la “scatola” giuridica, ci sono tutte le condizioni per il rilancio del settore – dice il Pd Enrico Panunzi – per troppo tempo trascurato: tutto ciò è dimostrato anche dal punto di vista estetico, dalle condizioni in cui versa lo stabile ex Inps. La Regione mantiene le sue promesse e dà seguito a quanto detto a più riprese anche dal presidente Zingaretti . Noto con piacere, peraltro, che la proposta è stata approvata all’unanimità, segno che tutti hanno a cuore il problema. Ora bisogna pensare a una programmazione seria per portare uno sviluppo solido del settore”.

Stessa musica dall’altra metà del cielo, ovvero dal consigliere del Nuovo Centrodestra Daniele Sabatini. “La norma – dice – va nel percorso fortemente voluto e avviato con la Pisana dalla precedente giunta comunale di Viterbo nel 2008. L’odierno parere favorevole della Commissione attività produttive costituisce un passo in avanti significativo per il rilancio dello stabilimento viterbese, che può e deve diventare un importante polo strategico in termini economici, turistici e occupazionali per il nostro territorio”.

Un piccolo passo dunque, è stato compiuto. Ora alla Regione spetta l’atto finale (l’approvazione in aula), ma l’ente che dovrà d’ora in poi rimboccarsi le maniche sarà palazzo dei Priori. Perché, prima di pensare alla gara di evidenza pubblica per gestire quello che sarà il nuovo stabilimento, ci saranno da valutare le proposte arrivate dal concorso di idee (circa 25) che lo stesso Comune ha lanciato lo scorso dicembre. E, cosa ancora più importante, ci sarà da redistribuire la quota di litri d’acqua da concedere a ciascuno stabilimento. Una questione non di poco conto, visto che la concessione delle Terme dei Papi, scaduta lo scorso 31 dicembre, è stata per il momento prorogata. E visto anche che su quella concessione esistono grossi problemi di quantità.

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9   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Quanti anni ancora ci prenderanno per i già abusati fondelli con questa storia delle Terme Inps? E poi dice che uno prende il forcone…

  2. piff ha detto:

    ma quale forcone che in vita tua al massimo avrai pettinato du bambole???

  3. Giorgio Molino ha detto:

    Il signor analfabeta romanesco sì che se ne intende di pettinature di bambole.

  4. piff ha detto:

    sesese…perdiamo colpi eh?

  5. Giorgio Molino ha detto:

    Per lei il colpo sarà sicuramente apoplettico.

  6. piff ha detto:

    ecco, lo vedi? puoi fare di meglio se solo ti impegni…dai, piccolo molino, spingi su quell’acceleratore, piccolo banderas de noantri

  7. Giorgio Molino ha detto:

    Al flatulente analfabeta vernacolare un bell’ictus sarà salutare.

  8. piff ha detto:

    uuhhhh che cattivone

  9. Giorgio Molino ha detto:

    Nessuna cattiveria da parte nostra: abbiamo scrutato nel suo immediato e luttuoso futuro. Le consigliamo di lasciare in eredità anche il suo flatulento nickname. Troverà immediatamente chi se ne farà carico: la rete, da leghisti in giù, è infatti piena zeppa di analfabeti vernacolari.

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