28032024Headline:

Pacco, doppio pacco, contropaccotto

merloVero è che l’attuale presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, eletto a furor di popolo la primavera scorsa dopo le magagne della giunta Polverini e, soprattutto, di quel simpaticone di Batman Fiorito, è una delle punte di diamante che il centrosinistra ha schierato senza timore per riconquistare la Pisana.

Vero è che l’uomo a Roma è molto amato, tanto che si stava preparando per andare a guidare il Campidoglio, ma che il crollo improvviso dell’amministrazione regionale di centrodestra gli ha fatto repentinamente cambiare i programmi.

Vero è anche che durante la campagna elettorale, concomitante con quella per l’elezione del sindaco di Viterbo, strinse con l’allora candidato del centrosinistra Leonardo Michelini un “patto per Viterbo”, che prevedeva una serie di impegni per favorire lo sviluppo di un territorio da sempre sofferente e bisognoso di una qualche attenzione.

Vero è che finora di impegni ne sono stati mantenuti pochini. Giacché, se da un lato proprio in queste ore la Regione ha dato il via libera alla legge che delega in toto palazzo dei Priori allo sviluppo termale del capoluogo (e speriamo che presto segua tutto il resto), su tutto il resto il piatto continua a piangere.

Vero è infatti che sulla priorità delle priorità – ovverosia la realizzazione dell’ultimo tratto della superstrada Viterbo-Civitavecchia – al di là di dare il via all’appalto (da tempo finanziato) per i 7 chilometri che dovranno far arrivare l’arteria fino a Monte Romano, sul resto s’è visto poco. Anzi, nulla.

Vero è anche che – stando a quanto affermato dal consigliere regionale del Pd Enrico Panunzi – per realizzare questi sette chilometri ci vorranno (salvo imprevisti) almeno quattro anni. E che quindi per sapere quando verranno approntati gli altri 17 (quelli necessari per arrivare in porto, anzi al porto di Civitavecchia)  è necessario rivolgersi a Maga Magò.

Visto tutto questo , non sfugge al viterbese medio che nel frattempo la giunta Zingaretti ha avuto per la Tuscia un’attenzione particolare soprattutto in tema di mondezza, che continua a rifilare a getto continuo alla discarica viterbese in conseguenza della chiusura di quelle romane (Malagrotta e Cupinoro).

E allora, la domanda sorge spontanea. Non è che Zingaretti, siglando l’accordo con Michelini, abbia un attimo frainteso e, invece del “patto”, abbia preparato un bel “pacco” per Viterbo? Anzi, ispirandosi all’ultimo film di Nanni Loy (1993), non abbia confezionato un “pacco, doppio pacco e contropaccotto”?

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Basta criticare Zingaretti! Quella testa così prepotentemente lucida è un vulcano di idee!

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