28032024Headline:

Scusi, lei quale Pd preferisce?

Nel Pd viterbese è sempre tempo di primarie

Nel Pd viterbese è sempre tempo di primarie

Lasciamo stare le vicende romane. Dove il Pd (sigla che sintetizza la dicitura Partito Democratico) sta vivendo una stagione tutta nuova grazie alla segreteria di Matteo Renzi, che per inciso è diventato pure presidente del Consiglio.

Lasciamo stare le vicende romane, si diceva, e dedichiamoci a quelle prettamente viterbesi, dove Pd, più che Partito Democratico, potrebbe essere appellato come Partito Demo-critico, vista la crisi strutturale di cui soffre da tempo immemore (ricordate la troika Fioroni-Sposetti Parroncini?). Certo, i suonatori sono cambiati, ma la musica è rimasta sempre la stessa. Vuoi che si parli di rifiuti, vuoi che si parli di infrastrutture, vuoi che si parli di sanità, vuoi che si parli di cultura e del movimento Viva Viterbo, argomento questo di strettissima attualità che sta portando a un rimescolamento delle deleghe in seno a palazzo dei Priori.

Non c’è più la troika, si diceva. Ma ci sono da un lato gli ex Ds, capitanati dal Rodomonte di Canepina Enrico Panunzi, che ha preso ormai il posto di “baffo di ferro” Ugo Sposetti (a proposito: che fine avrà fatto?) anche nell’essere punto costante di riferimento dell’etero-segretario provinciale Andrea Egidi; dall’altro i renziani-riformisti, guidati dal duo Francesco Serra-Sandro Mancinelli, recentemente coinvolti nell’abbraccio (mortale?) con i fioroniani. Insomma, due partiti al posto di uno, come al supermercato.

Un esempio? Prendiamo questa vicenda di Viva Viterbo, che ha occupato le cronache di queste ultime ore e riportiamo alcune dichiarazioni storiche.

Andrea Egidi: “Leggo con stupore e assoluta preoccupazione le dichiarazioni del segretario comunale e del capogruppo Pd sulla situazione in comune, i quali rischiano di fare in modo che il gruppo più numeroso del consiglio, apra una crisi politica grave e preoccupante. Il mio stupore deriva anche dal fatto che posizioni simili normalmente vadano discusse con i consiglieri comunali. Deve essere chiaro che il punto su cui parte del Pd di Viterbo sta misurando, con tutti i rischi di cui parlavo, non riguarda più, secondo me, il tema legato a un presunto conflitto d’interessi tra Viva Viterbo e Caffeina. E’ una posizione costruita sulla base di una valutazione politica a mio modo di vedere sbagliata, su come il comune debba confrontarsi con la regione Lazio. C’è chi nella maggioranza che governa la città e nel Pd, immagina d’aprire un’ulteriore fase di difficoltà e crisi, perché contraria alla costruzione e al rafforzamento di un rapporto positivo e istituzionalmente corretto con la regione guidata da Nicola Zingaretti e i consiglieri eletti sul territorio. Sia chiaro che a questo gioco allo sfascio fra istituzioni, il sottoscritto e la dirigenza provinciale non solo non partecipa, ma farà di tutto per evitare che avvenga. mettendo il sindaco nelle condizioni di uscire da una fase di difficoltà e rimettere sui giusti binari un rapporto fra maggioranza di governo in regione e nella città. Nella riunione di segreteria provinciale cui prenderà parte il consigliere Panunzi e i due parlamentari eletti e scelti attraverso le primarie, Mazzoli e Terrosi, presenterò un relazione per definire una posizione chiara e netta contro ogni ipotesi che possa far di nuovo piombare la discussione nel caos in comune e fare in modo che il Pd non sia l’elemento che promuova una crisi in comune. La federazione lavorerà perché Michelini rimetta sui binari giusti la situazione. I cittadini ci hanno chiesto di governare e non di andare avanti con vecchi giochini che a parole tutti condannano, ma che rischiano di paralizzare il lavoro, a opera di una parte del gruppo dirigente comunale della città”.

Francesco Serra: “Basta con Viva Viterbo. Una verifica politica non è più rinviabile. Non è un mistero quello che penso, l’ho detto al sindaco. Non è una questione personale, ma non si può vivere con questo continuo stillicidio. Esiste un problema nella maggioranza (Viva Viterbo, ndr), ma ritengo che vada risolto nella maggioranza stessa. La soluzione la troveremo noi. E la troveremo in casa. Altrimenti sarà compito del sindaco ad assumersene la responsabilità”.

A rimorchio, Stefano Calcagnini, segretario dell’Unione comunale: “Ho letto le dichiarazioni di Serra e voglio sottolineare che c’è assoluta sintonia e comunione d’intenti fra il gruppo consigliare e il Partito democratico cittadino. In tempi non sospetti abbiamo fatto presente al sindaco Michelini il conflitto presente in giunta, dovuto a Viva Viterbo alla Cultura. Il primo cittadino ci aveva dato ampie garanzie in tal senso, puntualmente disattese. Nel documento che abbiamo consegnato tempo fa chiedevamo anche un cambio di passo all’amministrazione comunale. A questo punto una verifica politica e amministrativa non è più rinviabile. Ma oggi non siamo i soli a porre un problema di questo tipo, mi pare che pure dalla lista civica del sindaco ci sia un certo dissenso circa la permanenza in giunta di Viva Viterbo. Torno quindi a sottolineare le criticità che abbiamo posto, la più urgente della quali è il conflitto di Viva Viterbo e il suo assessore alla Cultura. Siamo determinati ad andare avanti su questa strada”.

Come si vede, una vera e propria frattura (forse insanabile) che rischia di avere l’effetto di una vera e propria morsa per la giunta Michelini. Per il momento, visto come sono andate le cose, almeno sulla questione Viva Viterbo sembra aver prevalso il punto di vista del binomio Serra-Calcagnini. Giacomo Barelli ha rimesso le deleghe e il sindaco, proprio ieri pomeriggio, ha avuto una lunga riunione sul documento presentato nei giorni scorsi con gruppo consiliare e segreteria comunale. Prossima puntata sarà la questione rifiuti, con un’assemblea provinciale del partito già convocata per il prossimo 7 marzo nella sala conferenze della Provincia: E in piazza Mario Fani già si stanno preparando alla bisogna i venditori di pop corn.

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Evidentemente a qualcuno ha dato fastidio, di fronte alle paraculate vivaviterbicole, passareper demo-cretino. E speriamo che in futuro il PD, che tra l’altro è il partito di maggioranza (sia pure molto relativa), tiri fuori sempre più spesso gli attributi.

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