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La Provincia non risorge a Pasqua

Marcello Meroi

Marcello Meroi

Niente da fare, in Provincia, e non è mica una novità, perché sarà la centesima volta negli ultimi due mesi che agli annunci (e alle minacce) non seguono i fatti. Ieri mattina il presidente Meroi ha convocato i quattro assessori tecnici – in carica dallo scorso febbraio come risposta ai fallimenti dei politici – e sembrava dovesse dir loro di fare le valigie. Invece no. Invece i tecnici restano sulle loro poltrone e chissà per quanto ancora.

La possibilità che mangino la colomba è concreta, con l’avvertenza comunque di vivere alla giornata, perché il paradosso è che dopo mesi in cui non è successo nulla, tutto possa accadere in fretta, molto in fretta. Comunque, stamattina è previsto un nuovo aggiornamento della situazione.

Il dubbio è sempre quello: la maggioranza (o presunta tale) avrà trovato un accordo? Già, perché nonostante le promesse, pare che i nostri eroi non abbiano ancora elaborato un’intesa comune. C’è un vago incontro sui numeri della nuova giunta (a quattro, con la prospettiva di passare a cinque quando Fratelli d’Italia sarà pronta ad entrarci), ma manca la convergenza sui nomi. E qui si entra nella parte più squallida del teatrino, tra veti incrociati, aut aut, antipatie e ostracismi. Fraticelli, Staccini, Vita e altri ancora, tutti a giocare al gioco della sedia, quello che si faceva alle festicciole e che si concludeva con un amichetto condannato a restare in piedi, senza aver trovato un posto.

Ancora. Qualcuno vorrebbe dare vita ad un gruppo consigliare di Forza Italia, per il quale occorre l’adesione di almeno tre consiglieri. Perché? Semplice: perché un gruppo deve essere rappresentato nelle varie commissioni, il che vorrebbe dire gettoni di presenza per tutti, il che farebbe comodo.

Di certo il tempo passa ed è destinato a passare nell’incertezza. Oggi è l’ultimo giorno utile prima di Pasqua e delle vacanze del presidente Meroi. Gli altri due giorni utili cadrebbero il 23 e il 24 aprile, prima del ponte della Liberazione e soprattutto della chiusura delle liste per le elezioni europee e amministrative, che pure fanno parte del gioco dell’oca tutt’altro che divertente che si sta svolgendo a palazzo Gentili.

Ecco dunque che la permanenza dei tecnici non sembra affatto impossibile, e farebbe comodo a tutti, ancora una volta. A meno che il Nuovo Centrodestra non decida di dare seguito alle sue ultime promesse/minacce, quelle di presentare una mozione di sfiducia al presidente che ha sostenuto ed eletto. Sarebbe paradossale ovunque, non in via Saffi, dove si possono scoprire nuovi picchi farseschi, oltre ogni immaginazione. Cose che voi umani…

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