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Tuscia in jazz: prenotazioni a raffica

Peppe ServilloA meno di due settimane all’evento, il Tuscia in Jazz Spring che si terrà a Viterbo dal 17 al 21 aprile, fa registrare un boom di presenze nelle strutture alberghiere del capoluogo. Giovani provenienti da tutta Italia ma anche da: Germania, Austria, Svizzera, Inghilterra, Portogallo e Usa, si stanno per riversare a Viterbo nei giorni di Pasqua per partecipare ai corsi (oltre 130 allievi iscritti) e ai concerti del festival jazz viterbese.

Un successo dovuto all’altissimo livello internazionale dei musicisti protagonisti del festival e alla continuità e qualità che il Tuscia in jazz da anni porta avanti. Proprio in questi giorni sono usciti i risultati del referendum internazionale indetto da Jazzit, la prestigiosa rivista jazz italiana, che per il quarto anno consecutivo aggiudica al Tuscia in Jazz Festival il secondo posto in Italia per la formazione. Se si considera poi che al quinto posto si sia piazzato il Festival Internazionale del Jazz della Spezia, sempre diretto dallo staff del festival viterbese, si può parlare di una leadership nazionale in questo settore.

Da anni il festival porta turisti da tutto il mondo nei comuni della provincia di Viterbo, ma mai era stato nel capoluogo con la sua formula educativa. Nel passato nella città dei Papi il festival aveva organizzato importanti concerti in location come palazzo dei Papi, Villa Lante e Ferento, ma per una serie di circostanze mai si era presentato con la sua formula completa che prevede appunto seminari, concerti e jam session.

Gli oltre 1500 pernotti in 5 giorni, ovviamente si parla solo di quelli a conoscenza dell’organizzazione, dimostrano che la scelta dello staff del festival di trasferirsi a Viterbo da Ronciglione è risultata vincente e che l’evento è in grado di spostarsi di città in città senza perdere i suoi estimatori.

Roberto Gatto

Roberto Gatto

Per far fronte alle forti richieste il Tuscia in Jazz in collaborazione con la Promotuscia ha realizzato delle apposite convenzioni per gli studenti dei corsi riuscendo a proporre pernotti a 20 euro a notte. Tante le strutture che hanno aderito al progetto favorendo l’arrivo dei turisti in città. Tra i primi a sposare l’iniziativa, contribuendo anche come sponsor, il Balletti Palace Hotel che ospiterà gli artisti del festival.

Procede a gonfie vele anche la prevendita dei biglietti dei concerti. A Viterbo sono acquistabili presso la Promotuscia di Via Ascenzi e al botteghino del Teatro San Leonardo, e dai primi dati si prospetta un sold out a tutte le serate. Si ricorda tra gli artisti che si esibiranno al festival: Peppe Servillo, Fabrizio Bosso, Roberto Gatto, Rosario Giuliani, Javier Girotto, Peter Bernstein, Enzo Pietropaoli, Ruben Rogers e Eric Harland. Ma questi saranno solo alcuni dei protagonisti dei 14 eventi in programma. Durante le giornate del festival sarà anche possibile, grazie alla collaborazione con l’enoteca provinciale, degustare durante gli incontri dibattito con gli artisti i vini della provincia di Viterbo.

Nei giorni del festival il gruppo Henosis Lab, composto da giovani laureati dell’Accademia delle Belle Arti, presenterà e venderà la linea di magliette che il gruppo di stiliste ha creato appositamente per il Tuscia in Jazz.

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