19042024Headline:

Viterbese, cinque passi verso l’apoteosi

Attilio Gregori

Attilio Gregori

Altro giro, altra goleada, e quel giorno lì si avvicina, forse già il 1 maggio a Rieti. Altro che festa del lavoratore, rischia di essere il trionfo dei leoni. Che come antipasto si sono pappati un Cerveteri piccolo piccolo, ennesima squadra scesa al Rocchi soltanto per limitare i danni. Senza riuscirci. La Viterbese ne fa cinque, in scioltezza, e altrettanti ne avrebbe potuti fare. Vegnaduzzo è ancora una volta l’uomo del giorno, i sabini restano sei punti sotto e la promozione ormai è soltanto questione di tempo.

VITERBESE – CERVETERI 5-1

VITERBESE (4-4-2) Cima; Rausa (dal 1’ s.t. Kacka), Cirina, Marini, Fe; Gubinelli, Giannone, Marinelli, Pero Nullo (dal 24’ s.t. Giurato); Vegnaduzzo (dal 14’ Pacenza), Polani A DISPOSIZIONE Boccolini, Fapperdue, Faenzi, Cerone ALLENATORE Gregori

CERVETERI (4-5-1) Notari; Lo Schiavo, Attardo, Cosenza (dal 38’ s.t. Scarpan), Paraschiv; Abis (dal 28’ s.t. Santoro), Sansone (dal 15’ s.t. Arseni), Di Chiara, De Michelis, Cecaloni; Bentivoglio A DISPOSIZIONE Del Gaudio, Coda, Pazzaglini ALLENATORE Di Chiara

ARBITRO Mattera di Roma 1 (Madeo e Caretti)

RETI nel p.t. al 33’ e al 40’ Vegnaduzzo (V), al 45’ Di Chiara (C); nel s.t. al 7’ Marini (V), al 13’ Vegnaduzzo (V), al 29’ Polani (V)

NOTE Giornata nuvolosa, terreno in buona condizioni, spettatori 500 circa Ammoniti Rausa e Marini per la Viterbese Lo Schiavo e Cosenza per il Cerveteri Espulsi Angoli 4-0 per la Viterbese Recupero 1 + 2

 LE PAGELLE

Cima 5.5
Il Cerveteri fa un tiro solo, e sul quel tiro bisognerebbe stare allerta. Invece lui s’addormenta e consente a Di Chiara (che si chiama Diego e forse per questo gli fanno tirare le punizioni) di accorciare le distanze di mettere un po’ di pepe – ma poco poco – alla partita.

Rausa 6
Giusto il tempo di beccare un’ammonizione, poi Gregori lo toglie.
(dal 1st Kacka 6 Onestissimo, come quelle trattorie di provincia dove becchi bene e spendi poco)

Fe’ 6.5
Sulla sinistra gli si aprono praterie che manco in Iowa. Lui frulla, sulla scia di Pero Nullo, con il quale si sovrappone spesso, e in modo intelligente, e piazza pure qualche bel cross per la cabeza di Vegnaduzzo.

Marinelli 7
Dopo Soriano, altra prestazione di cojones e generosità. Si procura il rigore con un’azione di coraggio, follia e tanto cuore. Poi nella ripresa spreca il sigillo personale sparando alto da due passi. Ma chissenefrega, Ringhio non è pagato mica per segnare, ma per uccidere.

Marini 7
Partenza col giallo, nel senso che lo ammoniscono quasi subito. Dopo un quarto d’ora invece si mangia un gol, e passi, ma nella ripresa si riscatta, colpendo di testa un babà di Giannone su calcio d’angolo. C’è gloria anche per Mattia, in questo giorno di pioggia. E meno male che lui sarebbe un rincalzo.

Cirina 7
Lo Schwarznegger di Assemini non si piega e neanche si spezza. Annulla tutti e quando c’è da spazzare spazza meglio di una colf filippina. Anzi, con un rinvio a campanile, nel secondo tempo, abbatte anche il volo per Malpensa delle 17.15. Spietato.

Gubinelli 7
Sfreccia la freccia, altro che Trenitalia. E quelli del Cerveteri non lo vedono neanche col binocolo. Un asso a creare superiorità in attacco.

Giannone 7.5
Due assist (uno su punizione e uno su corner), lanci che sono codici di geometrie esistenziali, per dirla alla Battiato, e nel finale una punizione così tagliata che sembra una fetta di pata negra. Fuori di poco, ma magari Rocco se l’è tenuta per Rieti.

Lo striscione dei tifosi al Rocchi

Lo striscione dei tifosi al Rocchi

Vegnaduzzo 9
Fermi tutti, e fuori la calcolatrice. Segna 15esimo, 16esimo e 17esimo gol in stagione, siamo a sei consecutivi, seconda tripletta in fila dopo Soriano. In gialloblu ne ha fatti 53, soltanto uno in meno di un certo Omar Martinetti. Pare che abbia anche raggiunto il bonus promesso dalla società a dicembre, quando accettò di tornare. Se lo merita tutto, il premio, visto che in passato, altra dirgenza, qui gli bruciarono un sacco di soldi. Scusa Mati, non sapevano quello che facevano (o forse lo sapevano benissimo…).
(Dall’11s Pacenza 6 Sostituisce il Tanque, che esce per la standing ovation. Una mezz’oretta abbondante di corrida, per il vecchio toro)

Pero Nullo 7
Hasta il movimiento siempre, anche se non siamo ad un corso di pilates. E quando nel secondo tempo salta mezza difesa e solo il portiere gli dice no, viene quasi da incazzarsi. Non s’interrompe così un’emozione.
(Dal 24st Giurato s.v. Igor Giurato, quello che secondo un ex allenatore gialloblu diventerà “un giocatore vero”. Auguri vivissimi, e ci faccia sapere)

Polani 7
Nel primo tempo fa un po’ l’ammazzacontropiede, nel senso che si impappina spesso e rallenta il gioco d’attacco. Ma il tandem con Vegnaduzzo ormai è collaudato, e lui spesso fa quello che apre gli spazi a Mati. Nella ripresa, trova la soddisfazione personale.

Gregori 8
La sua Viterbese segna, diverte e soprattutto vince. Gestione perfetta dei diffidati in vista di Rieti. L’uomo giusto sulla panchina che scotta, anzi scottava. Manca solo un ultimo sforzo.

Altri voti in ordine sparso.
Voto 6 a Stefano Di Chiara, beccatissimo dal suo pubblico (“A Di Chiara, ma come te sei vestito?”) ma sempre da rispettare. In fondo, è stato l’allenatore del debutto nel nuovo stadio Rocchi.

Voto 9 ai tifosi in curva, sotto la pioggia a tifare con un maxistriscione che dice tutto: “Viterbo è forte e vincerà”. Quasi, raga’, quasi.

Voto 7 alla nuova campagna ambientalista: “Tieni pulita la tua tribuna stampa, getta i caffé Borghetti nel cestino”. Dopo averli scolati, ovviamente.

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