25042024Headline:

Da Mazzola un assist a Civitavecchia

Il sindaco Mazzola

Il sindaco Mazzola

Mentre nella vicina Montalto si punta su un avveniristico – e francamente poco sobrio – parco di divertimenti sull’antica Roma (Roma Vetus), a Tarquinia si ragiona su un progetto altrettanto faraonico, ma molto più concreto. Lo smaltimento della Costa Concordia, la nave da crociera naufragata nel gennaio di due anni fa all’isola del Giglio e che giace lì tutt’ora, in attesa di essere trasportata in un porto e di essere smaltita, vale a dire fatta a pezzi.

E visto che tra le città in lizza per ospitare l’immenso relitto c’è anche Civitavecchia (sponsorizzata già dalla Regione), il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola comincia a pensaci su. “Perché sbattere i piedi, impuntarsi, sarebbe soltanto controproducente”, dice. Meglio, per Mazzola, approfondire, capire, leggere le carte, intuire gli eventuali rischi dell’operazione, fermo restando che i vantaggi, in termini di posti di lavoro e ricadute sull’economia in generale, non sfuggono a nessuno. E fanno gola. “Ho chiesto l’accesso ai documenti amministrativi, sia per l’attività di smaltimento della Concordia, sia sul rilascio delle autorizzazioni. E premetto che sono favorevole alla destinazione Civitacecchia – dice Mazzola, che parla anche rappresentante del comitato portuale – Abbiamo necessità di acquisire le conoscenze per intervenire in modo costruttivo e propositivo, dialogando con le autorità che decideranno cosa fare della nave. E’ ovvio che la scelta di Civitavecchia darebbe un impulso importante allo sviluppo della nostra realtà territoriale”.

Mazzola ha scritto al capo della Protezione civile Franco Gabrielli, al ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti e al presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Murras: “E mi auguro che rispondano presto”. Già, perché il tempo stringe: entro il 16 giugno il consiglio dei ministri, ascoltate tutte le proposte dei porti e le valutazioni della società armatrice, dovrà decidere dove finirà la Concordia. Oltre a quello laziale sono in lizza gli scali di Genova, Piombino e Palermo, con i primi due che sarebbero favoriti e con una soluzione estera non ancora da scartare, visto che sarebbe la più economica. A Civitavecchia comunque ci proveranno fino all’ultimo, con la questione che è diventata anche materia di propaganda nella campagna elettorale in corsa. Dalla vicina Tarquinia ecco invece questo segnale di apertura ragionata: alla faccia di chi è nimby (not in my backyard, non nel mio cortile) sempre e comunque.

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