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La Uil scuola esulta: il Ragonesi è salvo

L'ingresso del liceo Ragonesi, in via IV novembre

L’ingresso del liceo Ragonesi, in via IV novembre

Un altro passo verso la conclusione felice della vicenda Cardinal Ragonesi. Laddove per “felice” non s’intende soltanto la sopravvivenza del centenario liceo viterbese – palestra di formazione e crescita per tanti professionisti, imprenditori e politici del panorama locale e nazionale -, ma anche il suo rilancio. Dopo la trattativa con i Fratelli maristi, proprietari dell’istituto, dopo gli incontri con gli studenti e i genitori, l’ingegner Franco Sepiacci (del polo scolastico romano Seraphicum e in piena corsa per rilevare anche la scuola viterbese) ieri si è confrontato con i rappresentati della Uil scuola, che rappresenta dal punto di vista sindacale gli interessi del corpo docente del liceo. Per il sindacato c’erano il segretario nazionale del comparto, Enea Bellardini, e il segretario organizzativo provinciale, Silvia Somigli, oltre ai rappresentanti dei Fratelli maristi e, naturalmente, allo stesso Sepiacci.

“E’ stato un passaggio fondamentale nel contesto di questa operazione – spiega a Viterbopost Silvia Somigli – Il tavolo interistituzionale si è concluso con un accordo completo affinché la trattativa prosegui e arrivi a conclusione. Noi, come Uil scuola, seguiamo la vicenda da mesi e abbiamo lavorato intensamente, con tutte le parti pubbliche e privare, per garantire un futuro a questa scuola storica, che resta un’opzione culturale preziosa per quei genitori che vogliono che i loro figli si formino in un contesto professionale e non laico, come è quello del Cardinal Ragonesi. Ora la prosecuzione di questa offerta è certa, ed è bello e importante che come preside della scuola che verrà sarà sempre un Fratello marista, nel segno della continuità più assoluta”.

Senza dimenticare che Sepiacci ha già raccontato proprio su queste colonne le sue idee sul futuro del Ragonesi: un ampliamento dal liceo alla scuola dell’infanzia, alle elementari e alle medie: “Un progetto nuovo – dice Somigli – per una scuola che altrimenti avrebbe chiuso i battenti e non avrebbe riaperto il 1 settembre. Come sindacato, siamo orgogliosi di aver tutelato quei 18 posti di lavoro dei docenti che si sono affidati a noi, ma siamo anche contenti del fatto che verranno creati altri opportunità occupazionali in futuro. In tempi come questi è sicuramente è una buonissima notizia”.

Non resta dunque che attendere l’annuncio della trattativa conclusa felicemente, e la successiva conferenza stampa, probabile già per la prossima settimana.

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