La piscina delle Terme dei Papi
Una giornata particolare. E importante. Già, sarà un mercoledì denso di significato quello che il capoluogo della Tuscia si appresta a vivere con la visita del ministro ai beni culturali Dario Franceschini, che parteciperà all’assemblea pubblica di Federlazio, opportunamente intitolata “L’oro degli Etruschi” e dedicata al termalismo che verrà.
Un appuntamento cardine che, oltre al rappresentante dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi, vedrà protagonisti anche il parlamentare di casa Giuseppe Fioroni, Giovanni Bastianelli, direttore dell’Agenzia regionale del turismo, il professor Alessandro Ruggieri, rettore dell’università della Tuscia e Germano Gaudenzi, presidente del settore Federlazio Turismo. Della partita saranno anche il sindaco Leonardo Michelini e il presidente della Provincia Marcello Meroi.
Il convegno, che farà seguito all’assemblea provinciale dell’associazione delle piccole e medie Imprese, che eleggerà il nuovo presidente e ilcConsiglio direttivo per il prossimo triennio (a Rino Orsolini succederà Gianni Calisti), sarà dedicato al termalismo e all’analisi di tutti i possibili futuri scenari di un settore, la cui storia e tradizione ne testimoniano la notevole rilevanza strategica per la città e l’intera provincia.
Oltre ad approfondire i diversi aspetti legati alla prevenzione sanitaria, alla cura, alla riabilitazione e al benessere, verranno analizzati i mutamenti e l’evoluzione in atto, per meglio comprendere il nuovo concetto di turismo della salute, con la sua inscindibile valenza economica ed occupazionale.
Il giardino all’italiana di villa Lante
Ma prima di essere coinvolto nelle tematiche del termalismo viterbese, il ministro Franceschini farà un passaggio a palazzo dei Priori per affrontare con sindaco e giunta il tema della cultura. Con una priorità: la gestione di villa Lante, troppo spesso chiusa al pubblico (soprattutto durante le festività) per problemi legati al personale (e alla sua retribuzione). Palazzo dei Priori chiederà al ministro di consentire a soggetti esterni di effettuare supplenze negli orari e nei giorni fuori considerate aperture straordinarie dal contratto. Il Comune potrebbe affidarsi così a giovani, laureandi o neolaureati, con un basso costo del lavoro, per garantire l’apertura della Villa. Sarebbe decisamente una svolta per evitare figuracce coi turisti.
