Il consigliere regionale Riccardo Valentini
Ai tempi della prima Democrazia cristiana ci si andava alla ricerca di speranze. Di vita nuova. Aiutati dal parroco del paese (con tutte le dietrologie del caso), che contava le teste alla messa e assegnava i lotti. Così vogliono la tradizione e la leggenda (che di norma confina stretto con la realtà). Si partiva dai borghetti circostanti, sovente in groppa al somaro, e via. All’avventura. Non è passato nemmeno poi così tanto da allora. L’Italia poggia di nuovo con le natiche al suolo. E Pescia Romana può ancora rappresentare un’ancora di salvezza.
È notizia delle ultime ore. La Regione e l’Arsial cedono gratuitamente terreni al comune di Montalto di Castro, e quindi pure alla frazione bucolica appena citata. “Una vera e propria conquista che dà a questo patrimonio la possibilità di diventare un punto di riferimento nello sviluppo economico del territorio e al tempo stesso certezze a partire dalle quali poter fare degli investimenti al servizio di una zona strategicamente importante”. A dichiararlo, senza manco una virgola, è Riccardo Valentini, capogruppo di “Per il Lazio” al Consiglio regionale.
Il protocollo, i cui firmatari sono lo Zingaretti non Montalbano in persona e il commissario Arsial, lascia nella mani di Sergio Caci ben tre immobili e sette ettari di roba. Lo stesso sindaco Caci, con toni pacati, commenta in questo modo: “Accordo epocale”.
Si glissa poi sui risvolti romantici. “Un passaggio storico per la zona – ancora Valentini – perché consegna i beni nelle mani di cittadini e amministrazione che per anni li hanno gestiti con grande impegno, passione e professionalità. Ciò che i nostri padri e i nostri nonni hanno costruito con sacrifico e fatica, torna finalmente alla comunità cui appartiene. Un’operazione che contribuisce a fare ordine nella gestione del patrimonio pubblico”.
E trattandosi di verde, non poteva mancare il parere giallo. Quello di Coldiretti. “Il protocollo rappresenta la migliore risposta che territorio ed aziende possono avere dall’Arsial e dalla Regione – parola di direttore, Andrea Renna – un punto di partenza concreto per le attività che proprio Arsial può e deve fare in favore di enti pubblici e imprese agricole del viterbese. La crescita e lo sviluppo passano anche mediante sinergie come questa”.
E senza tessera della Dc in tasca.
