19042024Headline:

La telematica per smaltire l’amianto

Augusto Quercia

Augusto Quercia

La Asl ha reso operativa una procedura telematica che rende più semplice il rispetto degli adempimenti previsti dalla legge per le aziende autorizzate alla rimozione e alla dismissione di materiali contenenti amianto. Tramite l’accesso al nuovo servizio, le ditte potranno scegliere di non presentare la documentazione obbligatoria in formato cartaceo e di utilizzare internet, con un risparmio di tempi e costi.

La normativa vigente, infatti, obbliga le imprese autorizzate a presentare alla Ausl le notifiche o i piani di lavoro relativi agli interventi di rimozione o bonifica di amianto che si intendono compiere, completando le richieste con alcune informazioni indispensabili che ora sarà possibile trasmettere online. Tra queste: la quantità e il tipo del materiale da dismettere, il luogo del conferimento, le metodologie applicate e le persone impiegate. Sempre attraverso il canale telematico, il Servizio di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro (Spisll) fornirà un riscontro alla documentazione presentata, con una approvazione o con una eventuale richiesta di integrazione.

“Lo Spisll – spiega il direttore Augusto Quercia – è il destinatario delle comunicazioni provenienti dalle aziende. Tramite questo nuovo strumento siamo in grado di migliorare l’acquisizione e la gestione delle informazioni, sia pre che post cantiere, con evidenti vantaggi organizzativi, una maggiore velocità nella gestione della comunicazione tra la Pubblica amministrazione e le aziende e un’uniformità nella leggibilità dei dati ottenuti”.

“Questo ulteriore progetto realizzato – aggiunge il dirigente del Laboratorio di igiene industriale della Ausl, Centro regionale amianto, Fulvio Cavariani – conferma l’impegno che da anni mettiamo nel supportare il controllo sul processo di dismissione dall’amianto, a livello regionale e nazionale, anche mettendo a punto strumenti informatici che, nell’ottica della semplificazione amministrativa, permettano la facilitazione degli adempimenti per le imprese e una diminuzione dei costi nella rimozione dei materiali contenenti amianto”.

L’applicativo rappresenta una evoluzione di quanto precedentemente progettato e sviluppato dai tecnici del Centro regionale amianto della Ausl di Viterbo, in uso nel Lazio dal 2010, ed è stato avviato nell’azienda sanitaria locale in via sperimentale. In base ai risultati che produrrà potrà essere applicato in tutto il resto della regione. Il valore del progetto, inoltre, è stato riconosciuto dal Ministero della Salute che ha incaricato e finanziato l’azienda sanitaria viterbese per la sua diffusione a tutte le regioni italiane al fine di ottenere, in maniera rapida ed efficiente, un quadro nazionale delle imprese con ancora amianto presente nei processi produttivi o che svolgono attività di smaltimento o di bonifica.

È possibile richiedere l’indirizzo di accesso al servizio telefonando al Centro regionale amianto, ai numeri 0761/5185232 o 5185239.

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