Il Partito democratico viterbese ricorda oggi Oreste Massolo a un anno dalla scomparsa “Sabato 28 giugno – informa il segretario della federazione Andrea Egidi – insieme ai rappresentanti della Fondazione Sarti, di cui Massolo è stato presidente, alle ore 10,45 ci ritroveremo al cimitero di Viterbo per depositare una corona sulla sua tomba”.
Oreste Massolo (1936 – 2013) per oltre mezzo secolo è stato uno dei più apprezzati esponenti della sinistra della Tuscia viterbese, stimato dai suoi compagni di partito ma anche da avversari quale persona di grande levatura morale e intellettuale.
Fitto e prestigioso il suo cursus honorum: segretario della federazione del Partito comunista italiano a cavallo tra gli anni Settante e Ottanta dell’altro secolo; consigliere comunale per più consiliature, anche nel ruolo di capogruppo, protagonista (insieme al Nando Gigli, allora leader incontrato della corrente andreottiana della Dc) di epiche battaglie orali nella sala d’Ercole, in special modo sui temi dell’urbanistica, ovvero della strenua battaglia per l’istituzione dell’università statale; consigliere e assessore alla Regione Lazio nei primi lustri degli anni Novanta.
Alla vigilia della scomparsa era diventato editorialista del quotidiano digitale “TusciaWeb”, per il quale dettava attenti pezzi sull’attualità politico-amministrativa del capoluogo e della provincia, non disdegnando incursioni nella storia recente delle istituzioni di cui era stato ospite.
L’ultimo e appassionato impegno – nonostante una grave malattia ai reni, il calvario della dialisi e infine l’agognato trapianto – lo riversò nel ruolo di presidente della “Fondazione Gualtiero Sarti”, coordinando, fra l’altro, la catalogazione dell’archivio storico del Pci viterbese, sfociato in varie iniziative editoriali.
“Nella Fondazione – sottolinea il presidente Ermano Barbieri – Oreste ha messo tutte le sue ultime energie; era contento ed entusiasta di poter contribuire alla salvaguardia del patrimonio materiale ed immateriale del Pci, ma soprattutto era entusiasta di poter contribuire a far conoscere le idee del partito della sinistra viterbese e a salvaguardare le cose fatte”.