Sabatini esploratore nel parco abbandonato

Pubblico sarà pure pubblico. Ma sul verde, a quanto pare, c’è molto da discutere. E quindi se ne torna a parlare. Passeggiata bucolica quella di ieri l’altro per il consigliere di minoranza alla Pisana Daniele Sabatini. Che aggiunge chilometri su chilometri al suo lunghissimo tracciato variegato. Stavolta il volto locale del Nuovo Centrodestra s’è dato alle frazioni. Sollecitato da un paio di associazioni, al fine di constatare con mano (e occhi, quattro) il disastroso stato di conservazione di uno dei tanti dimenticati polmoni cittadini. Al termine del giro l’appello è il seguente: “Restituire il parco di San Martino al Cimino alla comunità”. Gridato a gran voce insieme a Giovanni Trombetta e Simona Bernabucci. Presidenti rispettivamente del circolo Viterbo Solidale e del comitato Mamme di San Martino.
Il Sabatini esploratore, di ritorno dal tracciato, commenta così: “Ho potuto constatare il pesante degrado e il totale abbandono del luogo. Servizi igienici fatiscenti o distrutti, carenza di qualunque sistema di messa in sicurezza, lampioni applicati in maniera improvvisata sugli alberi e cavi elettrici che penzolano verso il terreno. Una situazione che, abbinata all’erba alta e incolta che ricopre l’intera zona, potrebbe anche innescare grave pericolo. Non è un problema che nasce ora, ma è sicuramente il momento di trovare le giuste soluzioni”.
Quelle che poi, lo stesso consigliere, chiede naturalmente al sindaco Leo Michelini. Uno che il pollice verde dovrebbe averlo per natura. O per storia. “La segnalazione – chiude il frontman Ncd – va nella direzione di restituire la fruibilità del parco. Il recupero dell’area da destinare a iniziative ed eventi sarebbe un segnale significativo, da parte dell’amministrazione comunale, di attenzione verso le frazioni”. Come se poi il tema fosse poco caldo…