28032024Headline:

Santa Rosa porterà Enrico Brignano

Enrico Brignano

Enrico Brignano

Tra una presunta rappresaglia di quartiere e un parere inutile sull’arbitraggio di Brasile – Croazia, ecco finalmente una notizia buona fornita da quel contenitore perditempo di Facebook. Il 5 settembre a Pratogiardino si terrà lo spettacolo di Enrico Brignano. “Nuovo show”, recita lo slogan. E il sito internet dello stesso intrattenitore capitolino conferma. Brignano sarà. Bene. Perché questo di norma porta più gente che l’apertura della caccia. Quindi all’ombra della Palanzana funzioneranno alberghi, si venderanno panini, gireranno gassose e via dicendo.
Ma chi ci sta dietro? Ossia, chi organizza? Il Comune no. O meglio, negli uffici di palazzo dei Priori non ci stanno delibere a riguardo. Quindi? Quindi la cosa è privata. Anche perché la prevendita è partita e in molti (moltissimi) si sono già accaparrati il ticket. Piuttosto, cinquanta e quaranta euro. Questi i due tagli. Per un totale di 2500 sedie (che diventeranno 3000, qualora la faccenda si dovesse mettere come si spera).
Ma ancora non si è parlato dei promotori. Che, stando proprio agli uffici atti a biglietteria, sarebbe la “One”. Società romana da lungo tempo impegnata in spettacoli di tale calibro. Logico infine il supporto del locale Carramusa. In quanto unico allestitore del territorio con competenze sui grandissimi eventi (vedi lo show di Madonna, piuttosto che Mengoni la scorsa estate a Ronciglione).
Quanto costa una serata con Brignano? Il dato non è certo. Ma per chi conosce un pochino tali dinamiche si può serenamente affermare che siamo sui centomila euro. Col tutto esaurito pertanto si coprono le spese e si guadagna pure bene. Se dovesse andar male (difficile, è Santa Rosa), l’appellativo da tirare in ballo è “rischio d’impresa”. E non buffi difficilmente riparabili.
Tornando all’amministrazione invece, pare (condizionale d’obbligo) che l’assessore alla Cultura Tonino Delli Iaconi possa intervenire sulle strutture. Ma non per la cosa fine a se stessa. Bensì per finanziare un palco (e tutti i suoi contorni) capace di rimanere a lungo all’interno del cuore verde dedicato a Lucio Battisti.
Morale: un privato può fare buone cose. Cacciando parecchi soldi, ma allo stesso tempo tentando di metterne in tasca altrettanti. Il Comune chiaramente trae un bel vantaggio da questo discorso. E quindi è cosa buona e giusta che aiuti. Dopo il caos legato ai finanziamenti finalmente arriva una risposta concreta. E tra centomila euro disperse e centomila investite forse si può serenamente affermare che le secondo sono assai più gradite.

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