19042024Headline:

Piani integrati, un Corsaro diplomatico

Alvaro Ricci

Alvaro Ricci

Piani integrati, ieri mattina un altro round in commissione, la terza. Dopo un mese dalle ultime schermaglie, con la minoranza (e dei pezzi di maggioranza) che avevano espresso alcune perplessità sulle intenzioni dell’assessore Ricci di rivedere la ventina di progetti già in mano del Comune dal 2005, è arrivata una schiarita.

Il titolare dell’Urbanistica ha infatti presentato la prima delle due delibere (quella politica, di indirizzo) che andranno a modificare il settore. Con la seconda – quella amministrativa, con la revoca dei vecchi piani – che seguirà più avanti. Evidentemente prima di farlo, Ricci ha comunque accolto alcune istanze della minoranza, ed è lui stesso a confermarlo: “Ho recepito alcuni suggerimenti – dice l’assessore – e per questo ringrazio i colleghi di maggioranza, opposizione e anche i tecnici e i professionisti degli uffici. Mi auguro che lunedì prossimo, quando voteremo la delibera, il consenso sia il più ampio possibile, perché ho sempre cercato la massima condivisione di un’iniziativa così importante per tutta la città”.

A livello pratico, viene fissata la durata del progetto, che dovrà essere completato entro cinque anni. Ridotto anche i quadranti, da due a tre, nella zona nord, dalla strada Capretta fino alla Cassia: “Una scelta che faciliterà le opere pubbliche da realizzare”, precisa Ricci. Già, le opere pubbliche, quelle che accompagnano i piani integrati dei privati: qui al noto elenco (il raddoppio della Cassia nord, l’uscita del semianello per Santa Barbara, il collegamento tra la tangenziale e la Cassia sud) è stata anche aggiunta la complanare per Santa Barbara, da sempre cavallo di battaglia di FondAzione. Un altro segnale – ma non è l’ultimo – che la diplomazia degli ultimi giorni ha funzionato bene.

Ricci chiarisce ancora una volta – a scanso di equivoci – il senso della sua rivoluzione: “Non si tratta dell’ennesima colata di cemento – dice il Corsaro – ma di realizzare cubature già previste dal piano regolatore. Si costruirà laddove sarà essenziale farlo, e avremo cura di privilegiare strutture sanitarie, uffici e negozi e non solo edilizia residenziale. E’ un percorso ben definito, in cui il consiglio comunale dovrà fissare la priorità delle opere pubbliche utili alla città. Un percorso come quello per la riqualificazione ambientale dei centri storici e di riqualificazione urbanistica fuori dal centro, già attivati dalla precedente amministrazione Marini”. Ed ecco l’altro messaggio affettuoso nei confronti della minoranza…

Dunque, è lecito pronosticare un ampio consenso, nel voto di lunedì prossimo in commissione? Non sembra così scontato. Perché nonostante l’attività sotterranea per smussare gli angoli, nell’opposizione resta qualche perplessità. Una riguarda il fatto che la seconda delibera ancora non esiste, e qualcuno invece vorrebbe vederla per non rischiare brutte sorprese quando sarà. Altri invece rimproverano a Ricci di non aver ancora coinvolto le parti sociali (costruttori, sindacati, categorie), anche se lo stesso assessore aveva già spiegato il suo modus operandi: “Prima ne ho parlato con voi, per rispetto della politica e delle sue funzioni, e poi cercherò il massimo dialogo con tutti, come faccio sempre del resto”. Staremo a vedere. Di certo, col bilancio ancora da votare e l’estate, la discussione arriverà in consiglio a settembre. Sì, esattamente “dopo Santa Rosa”.

Policy per la pubblicazione dei commenti

Per pubblicare il commenti bisogna registrarsi al portale. La registrazione può avvenire attraverso i tuoi account social, senza dover quindi inserire ogni volta login e password o attraverso il sistema di commenti Disqus.
Se incontrate problemi nella registrazione scriveteci webmaster@viterbopost.it

Pubblica un commento

Per commentare gli articoli, effettua il login attraverso uno dei tuoi profili social
Portale realizzato da