Quelli che delle ultime (ma a volte anche penultime) parole famose.
Quelli che “la vertenza Villa Buon Respiro è complessa e si trascina da anni: come consigliere del territorio c’è attenzione alle tematiche della casa di cura e volontà di risolvere il problema: mi impegno affinché ciò accada presto” (Enrico Panunzi, consigliere regionale Pd).
Quelli che “con sempre maggiore preoccupazione leggo notizie allarmanti per ciò che riguarda il futuro della casa di cura Villa Buon Respiro, per questo credo che, a questo punto, la convocazione di un tavolo di concertazione fra istituzioni regionali e locali, rappresentanti del gruppo San Raffaele spa e sindacati del personale, diventi necessario” (Marcello Meroi, presidente della Provincia).
Quelli che “non è possibile accogliere la ennesima richiesta della Talete di tamponare, la insostenibile situazione economica, con un aumento delle tariffe. Diventa quasi immorale farlo in una provincia dove la maggioranza dei cittadini non hanno acqua potabile a causa della irrisolta questione arsenico” (Bengasi Battisti, sindaco di Corchiano).
Quelli che “la Talete? Un carrozzone mangiasoldi senza freni, senza garanzie sull’organizzazione del servizio” Erino Pompei, ex sindaco di Bagnoregio, profezia del 2009).
Quelli che “Talete (20 milioni di debito, ndr) è una spa, non esistono norme per cui può essere finanziata dalla Regione” (Enrico Panunzi, consigliere regionale Pd).
Quelli che “dietro la candidatura di Domenico Merlani c’è la politica, quella politica che non dovrebbe inquinare le logiche delle imprese, quella politica che oggi vorrebbe addirittura cancellare le Camere di commercio, avocando al ministero dello Sviluppo economico anche la gestione delle quote camerali” (Mauro Barlozzini, segretario Ascom Confcommercio, candidato alla presidenza della Camera di commercio in contrapposizione a Merlani, presidente Unindustria).
Quelli che “il bilancio comunale? L’assessore Lisetta Ciambella aveva detto entro febbraio, ma ritengo che entro luglio ormai è improbabile, e non credo che lo faremo ad agosto: si farà a settembre, con tutta probabilità” (Gianmaria Santucci, consigliere comunale lista FondAzione).
Quelli che “Caffeina? E’ stato un festival di cultura globale, un’edizione per come davvero vogliamo Caffeina, con le integrazioni giuste, Slow food, artisti di strada, murales a piazza della Morte. Cultura totale. Non è un’ottava edizione, è la numero zero di una grande edizione” (Filippo Rossi, direttore artistico di Caffeina).
Quelli che “Caffeina è un momento molto importante per Viterbo e stavolta ha centrato l’obiettivo meglio che in passato. Tanti appuntamenti e soprattutto la presenza di pubblico, perché il pubblico fa l’evento. Si può mettere in piedi una bellissima cosa, ma se è solo per pochi intimi non va. Per questo mi auguro che Caffeina resti a Viterbo il più possibile” (Leonardo Michelini, sindaco di Viterbo).
Quelli che, considerato che da primo agosto 22 litri di acqua al secondo non sono sufficienti per lo stabilimento, “vado in Comune a riconsegnare le chiavi, investiremo altrove” (Fausto Sensi, amministratore Terme dei Papi),
