Domenico Merlani
L’affare s’ingrossa. O meglio, s’ingarbuglia (così si evitano anche facili doppi sensi). Fatto è che l’agone per la presidenza per la Camera di commercio sta per entrare nella sua fase calda con una novità. Quella di un nuovo candidato disposto a sfidare fino all’ultimo sangue (elettivo, s’intende) quel Domenico Merlani già incoronato dall’asse di ferro composto da Cna, Assoindustria, Coldiretti, Confcooperative, Lega Coop e sindacati (più altri eventuali).
Ma lo schieramento opposto, che conta finora tra le sue file Federlazio, Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato, ha deciso di tirar fuori il proprio asso dalla manica. O meglio. L’asso lo presenterà ufficialmente lunedì prossimo in una già annunciata conferenza stampa, nel quale – è stato preannunciato – sarà svelato tutto lo svelabile. Per ora il nome rimane top secret, ma è trapelato che proviene dal settore del commercio e che ha avuto la benedizione di tutte le componenti che fanno parte del gruppo.
In attesa di sapere chi sarà costui, val la pena però sottolineare che in questi giorni c’è stato un lungo lavorìo sotterraneo per tentare di trovare una quadra, giacché al momento i due schieramenti sono quasi alla pari e saranno comunque condannati alle larghe intese per poter governare senza ostacoli di sorta.
Ecco allora che nell’occhio del ciclone si trova la Coldiretti, associazione che porterà nello stanzone di via Rosselli ben tre suoi rappresentanti. I boatos parlano di un pressing sull’associazione regionale, schierata sul fronte Roma ’97 in contrapposizione a Unindustria, per far cambiare idea a quella viterbese. Ma, stando alle indiscrezioni, sembra che l’asse Pacifici-Renna sia intenzionato a tener duro (alla Coldiretti era stata offerta anche la presidenza, ma l’opzione è stata rifiutata).
Detto ciò, bisognerà attendere lunedì per veder svelato il gran segreto. Poi ricominceranno le trattative, in attesa di un’elezione che si presenta tutt’altro che scontata.
