E’ necessario cambiare registro nella gestione dell’acqua sul territorio. Occorre trovare in tempi certi le giuste soluzioni per ridare acqua potabile ai cittadini e il Partito Democratico deve giocare un ruolo da protagonista per dare un volto nuovo a Talete.
Per troppo tempo la gestione dell’acqua, in un territorio così carico di criticità, è stata portata avanti in maniera approssimativa. Per oltre dieci anni non si è intervenuti in maniera strutturale per fronteggiare l’emergenza arsenico nei rubinetti. Ogni giorno tantissimi viterbesi, almeno tutti quelli che non possono permettersi un depuratore in casa, si lavano (anche in presenza di ferite e lacerazioni) con acqua che contiene valori d’arsenico pericolosi per la salute. Gli stessi sono costretti a prendere l’acqua da bere alle famigerate casette, con grandi disagi e scomodità diffusa. Tutto questo è vergognoso e a tutto questo occorre mettere un punto. Occorre aprire una nuova stagione, di segno completamente diverso. Occorre dare segnali di serietà e discontinuità forte con un passato imbarazzante. L’occasione di cambiare verso va colta a partire da Talete, indipendentemente da quelli che saranno i destini della società. C’è bisogno che la politica che, in maniera discutibile, ha dettato i vertici della società fino a oggi dimostri un cambiamento di rotta. Servono manager veri, capaci di segnare la differenza.
Il partito deve giocare un ruolo da protagonista su questi due tavoli dell’acqua: quello della soluzione al problema arsenico e quello del rinnovo del vertice Talete. Come segretario del circolo Pd invito il partito a tutti i suoi livelli a farsi carico del problema acqua in maniera seria, partendo dalla consapevolezza strategica di questo bene. Ce lo chiedono tanti cittadini, delusi dal passato e che guardano con speranza a un nuovo modo di fare politica sul territorio. Confido e mi auguro che il Partito Democratico riesca a cogliere questa richiesta.
