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“Dal fronte con onore”, per non dimenticare

La chiesa di Sant'Ignazio

La chiesa di Sant’Ignazio

“Dal Fronte con onore”, è questo il titolo del concerto recital sulla Grande Guerra, organizzato dal Touring Club Viterbo con il contributo della Provincia di Viterbo, in programma stasera alle ore 21 alla chiesa di Sant’Ignazio in piazza Mario Fani (davanti alla Provincia in via Saffi).

L’evento, a cura del coro polifonico “Santa Maria dell’Edera”, è inserito nel calendario della rassegna culturale Incontri Gentili organizzata dalla Provincia. La manifestazione è stata illustrata questa mattina a Palazzo Gentili dall’assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Fraticelli, dal console del Touring Club Viterbo Vincenzo Ceniti e dal direttore del coro polifonico “Santa Maria dell’Edera” Lucia Giorni.

Sono in svolgimento infatti in tutta Italia numerose manifestazioni culturali per la ricorrenza del centenario della Prima Guerra Mondiale (1914-2014) che vide l’ingresso dell’Italia il 24 maggio 1915.
Nei tre anni del conflitto ci fu un proliferare di canti su località tristemente note come baluardi di morte, di canzoni celebrative delle vittorie in corso, ma soprattutto di canzoni popolari regionali, appartenenti alla tradizione e alla cultura locale dei soldati italiani che per la prima volta nella storia del paese erano costretti a convivere.
Il tragico evento, che solo nel nostro Paese costò la vita ad oltre un milione di persone tra militari e civili, viene quindi ricordato dal Touring Club di Viterbo con un concerto-recital ideato da Rosario Desideri che vede la partecipazione del Coro Polifonico “Santa Maria dell’Edera”, diretto dal maestro Lucia Giorni, con il pianista maestro Dimitri Desideri e le voci narranti di Viviana Pannucci e Rosario Desideri.

Il concerto-recital si avvale del patrocinio e del contributo della Provincia di Viterbo. “Sono onorato – ha detto l’assessore alla Cultura Giuseppe Fraticelli – di offrire un utile apporto a questa iniziativa che vuole ricordare, e non solo ai viterbesi, il triste evento della Grande Guerra. Vuole ricordarlo soprattutto come monito per le nuove generazioni affinché simili tragedie non abbiano a ripetersi. Con questo concerto si conclude inoltre l’edizione 2014 della rassegna culturale “Incontri Gentili”, voluta dalla Provincia per arricchire l’offerta dell’estate viterbese e valorizzare, oltre al cortile interno di Palazzo Gentili le migliori location della città, compresa la Chiesa di Sant’Ignazio, recentemente riaperta e per volontà della Curia viterbese trasferita nella disponibilità della parrocchia ortodossa romena come simbolo di unità dei cristiani. Ringrazio il Touring Club di Viterbo – conclude Fraticelli – con cui abbiamo più volte collaborato in questi anni nella realizzazione di manifestazioni di prestigio, ed il Coro Polifonico Santa Maria dell’Edera vero protagonista della serata”.

“La manifestazione – ha spiegato il Console del Touring Club Viterbo Vincenzo Ceniti – nei suoi canti, commenti ed immagini, non intende assumere il carattere di una ricorrenza celebrativa di involontari eroi, ma propone una lettura dell’evento storico dalla parte di chi, allora, non ebbe voce ma dovette solo ubbidire”.

La scelta dei 18 Canti e la loro successione hanno seguito un criterio didascalico: L’euforia goliardica delle radiose giornate di Maggio; L’impreparazione del nostro esercito; L’irredentismo; Il disinteresse dell’opinione pubblica; I fanti contadini; Il ruolo del mondo ecclesiastico; La vita di trincea; La brutalità della guerra; La presa di Gorizia; La giustizia militare; La gioia della vittoria; L’infamia sui prigionieri di guerra.
Infine un pensiero a quei 624 giovani viterbesi che, strappati dalla loro vita quotidiana, furono mandati ad uccidere o a morire.

Il concerto recital si svolge nella chiesa di S. Ignazio in piazza Mario Fani, eretta nella seconda metà del settecento grazie al contributo delle famiglie viterbesi Bussi e Spadensi. La facciata venne rifatta intorno alla metà dell’ottocento come indicato nella scritta incisa sotto il timpano. La chiesa appartenne ai Gesuiti che amministravano l’adiacente seminario. Nel 1821 vi fece la prima Comunione, da seminarista, il futuro pontefice Leone XIII. La chiesa è oggi affidata alla Parrocchia Ortodossa Romena.

Sono state anche ricordate le medaglie d’oro al valor militare nella Grande Guerra assegnate nella provincia di Viterbo a Alessandro Brenci di Acquapendente – Capitano di Fanteria; Mario Perrini di Tarqunia – Tenente Primo Regg.to Granatieri; Fulvio Tomassucci di Viterbo – Tenente di Fanteria; Antonio Trua di Soriano nel Cimino – Capitano di Artiglieria

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