Rieccola. Passata la Macchina, arriva la fiera. Per le vie del centro, dall’alba al tramonto, giacché la tradizione è tradizione e va rispettata. Sicché, dalle 6 alle 24, bancarelle a tutta manetta per vendere di tutto di più. Dalla mezzaluna tagliatutto in cucina alla pannocchia abbrustolita; dal calzettone che non si restringe (rigorosamente made in China), alla friggitrice istantanea; e così via. Passando per ninnoli e cianfrusaglie varie che fanno (ancora???!!!) la felicità dei viterbesi.
L’unico lato veramente positivo della cosa è che per 24 ore il centro storico sarà sgombro di auto, tant’é che il comando di Polizia Locale ha predisposto l’ordinanza con una serie di misure finalizzate alla disciplina della circolazione veicolare. Queste le disposizioni di rilievo previste:
divieto di circolazione e divieto di sosta con rimozione coattiva nelle vie e nelle piazze interessate dal mercato, e cioè: piazza S. Sisto, via Garibaldi, via Tommaso Carletti, piazza Fontana Grande, via Cavour, piazza del Plebiscito, via Ascenzi, piazza Martiri d’Ungheria, piazza dei Caduti, largo B. Croce, via Marconi, piazza Verdi, via F.lli Rosselli, via Matteotti, piazza della Rocca, via Amendola, via e piazza San Faustino, via Cairoli.
divieto di sosta in via della Verità (primi due stalli adicaenti il giardino pubblico), via San Bonaventura (lato sinistro), Porta Romana, piazza della Vittoria;
in via Signorelli e in via Maria SS. Liberatrice sarà istituito il doppio senso di circolazione (con divieto di sosta);
in via S. Bonaventura e in piazza della Vittoria la circolazione è consentita esclusivamente ai residenti e agli operatori economici;
Sarà consentito il transito in via Faul e in via El Alamein ai mezzi dei soli operatori commerciali in direzione piazzale Martiri d’Ungheria.
Tutto il resto, come cantava Califano, è noia. A proposito: nessuno dimentichi le mosciarelle.
Secondo l’articolista è più nobile vendere “stracci” o altra mercanzia in un negozio che in piazza in una fiera. Che buffo.