18042024Headline:

Il Corsaro convince tutti sull’urbanistica

L'assessore regionale Michele Civita

L’assessore regionale Michele Civita

E adesso non resta che fare. Perché dal punto di vista della condivisione siamo a posto, almeno quella istituzionale e quella imprenditoriale ed economica. Il percorso dei nuovi piani integrati di sviluppo procede spedito attraverso tutti i passaggi previsti dalla tabella di marcia. Prima, con l’approvazione (con qualche ritocco migliorativo) in commissione della proposta di delibera, poi ieri con il confronto in Camera di commercio. Dove l’assessore Ricci ha presentato le idee sue e del gruppo di lavoro dell’ufficio Urbanistica del Comune ad una platea più che interessata: c’erano due pezzi grossi della Regione (l’assessore Michele Civita e il consigliere Enrico Panunzi), c’era il padrone di casa Ferindo Palombella, c’erano le associazioni di categoria e gli ordini professionali, qualche addetto ai lavori qualificato. Tutti ad ascoltare – e poi ad approvare – la rivoluzione che verrà.

Rivoluzione intanto di modi, perché Palazzo dei priori ha scelto questa via con l’ambizione di migliorare il tessuto urbanistico della città conciliando le esigenze dei costruttori con quelle pubbliche. E dunque: tu edifichi, noi decidiamo quali opere servono, in una comunione virtuosa d’intenti. Non più, per capirci, parchetti urbani o rotonde a casaccio, di compensazione, ma infrastrutture utili, ai cittadini e tra l’altro a rilanciare l’economia. A partire dal raddoppio della Cassia nord nel punto critico d’uscita dalla città, la complanare della superstrada tra Poggino e Santa Barbara, il raddoppio del ponte alla Capretta. Ma non solo: in via generale, si sceglie di potenziare i collegamenti con le attività turistiche, termali e culturali del territorio cittadino, perché i tesori ci sono, ma debbono anche essere pienamente accessibili. Anche la parte sud-ovest rientra nei piani, alla faccia di chi ne temeva l’esclusione: con l’avanzamento della trasversale fino a Monte Romano annunciata dalla Regione, anche la Volpara sarà oggetto di attenzioni particolari.

Dubbi, incertezze? Di certo i rappresentanti degli imprenditori si lamentano da sempre della burocrazia, degli ingorghi amministrativi che rallentano fin quasi a strangolare l’iniziativa. Per questo, Palazzo dei priori ha ricevuto dalla Regione l’appoggio a snellire le trafile, per creare una sorta di corsia preferenziale per accelerare i procedimenti e per avere certezza dei tempi. Una “collaborazione tecnico politica”, come è stata chiamata, che potrebbe approdare presto alla nascita di un gruppo di lavoro dedicato.

Panunzi ha sottolineato come la crescita locale spesso sia frenata anche da paradossi fisici: “La città è ancora divisa in due dalla ferrovia, con il passaggio a livello, quando poi per andare a Roma ci vogliono non meno di due ore. Non è possibile”. Un esempio limite, che tra l’altro sembra difficile da risolvere almeno da parte della politica locale (di qualsiasi colore), visto che la competenza spetta a Trenitalia.

Tra gli interventi, quello di Palombella, agli ultimi scampoli del mandato da presidente della Camera di commercio, di Merlani (Unindustria), Grani, del professor Brancaccio, di Luigia Melaragni della Cna. Soddisfatto lo stesso Ricci: “Era un passaggio al quale tenevo in modo particolare, proprio perché la condivisione è il punto di partenza per il successo dei nuovi piani integrati”. Ora la delibera dovrà passare dal consiglio comunale: un ultimo sforzo.

Policy per la pubblicazione dei commenti

Per pubblicare il commenti bisogna registrarsi al portale. La registrazione può avvenire attraverso i tuoi account social, senza dover quindi inserire ogni volta login e password o attraverso il sistema di commenti Disqus.
Se incontrate problemi nella registrazione scriveteci webmaster@viterbopost.it

1 Commento

  1. Luigi Tozzi ha detto:

    Panunzi è il principale responsabile dell’allungamento dei tempi di percorrenza dei treni per Roma. E’ lui che quando hanno eliminato i treni diretti per Roma da Viterbo non ha mosso un dito, permettendo che si fermino in tutte le stazioni della provincia (solo la parte dove è il suo bacino di voti principale) precludendo qualsiasi sviluppo alla città. Altro che passaggio a livello di piazzale Gramsci, che semmai è un problema esclusivamente di traffico locale.

Pubblica un commento

Per commentare gli articoli, effettua il login attraverso uno dei tuoi profili social
Portale realizzato da