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Santa Rosa, il brutto della diretta

Un fotogramma della diretta su internet

Un fotogramma della diretta su internet

Aridatece Televiterbo. Aridatece Mario Cipolloni e Ico Usai, e i tempi eroici delle telecamere grandi e grosse, dell’audio incerto e della trasmissione in “leggerissima” differita, magari ripetuta in replica per tutto l’anno per tappare qualche buco nel palinsesto. Sì, meglio tornare al passato – a quella televisione magari provinciale, ma eroica – rispetto a quello che abbiamo (non) visto ieri. La diretta del Trasporto della Macchina di Santa Rosa? Non pervenuta. Almeno in televisione.
Tra i quattro canali annunciati dal Comune ieri nel pomeriggio, solo uno, la localissima TeleTusciaSabina (canale 172 del digitale terrestre, visibile (???) solo nel Lazio e non dappertutto) ha mostrato le immagini della Macchina. Sugli altri c’era di tutto, dal dibattito sportivo alla classica asta di quadri già superbamente narrata da Corrado Guzzanti (che offriva i capolavori di Spaccolanana e del Mutandari). Del Trasporto nessuna traccia.
Con buona pace dei proclami di internazionalizzazione della festa, ripetuti ad nauseam sin da quel riconoscimento Unesco arrivato il 4 dicembre scorso. Ma quale appuntamento mondiale, verrebbe da dire dopo questo flop via satellite e via etere, qui è già tanto se arriviamo a Vetralla.
A quanto risulta a Viterbopost, la diretta nazionale è stata in dubbio fino alla serata del 2 settembre, fino a quando – dopo febbrili trattative in zona cesarini – sembrava tutto risolto grazie ad un accordo col network romano Gold tv. E in effetti proprio questa emittente era tra quelle indicate dal Comune come fornitrice della diretta. E invece, alle 21, su Gold tv andava in onda tutt’altro, almeno sugli apparecchi viterbesi.

Insomma, nessuna vetrina nazionale per un evento che da sempre ambisce ad ampliare la sua platea, e stavolta – rispetto agli altri anni – neanche su reti minori, che potranno vantare ascolti da pressione delle gomme (zero virgola) ma che almeno erano meglio di niente. E sui social network, in particolare sul profilo istituzionale della Macchina, ecco accumularsi una serie di appelli disperati di aspiranti telespettatori: “Su che canale la posso vedere?”, “Qui non capto nulla, aiutatemi”, “Mi hanno detto che la fanno su Cielo” (sì, vabbé, subito dopo il talent show…). E pochi fortunati che si vantavano di aver trovato la frequenza giusta, il proverbiale ago nel pagliaio, ma in versione digitale. Non sono mancati pure le accuse alla Rai (troppa grazia) o al Comune per aver nascosto così bene l’unico tesoro viterbese veramente godibile in televisione.
Ma quello di ieri sera è stato soprattutto uno smacco per le persone anziane che non hanno dimistichezza con il computer e che erano abituate a godersi il Trasporto dalla tivvù, lontano dalla calca: c’era solo TeleTusciaSabina, per chi ha avuto la fortuna di intercettarla nella giungla dei decoder e dei segnali.
E lo streaming? Ottimo è abbondante, come al solito, grazie alla collaudata regìa di Gianni Ricci e ai ragazzi della Provideo (anche se qualche nostro esperto lettore si è lamentato per le inquadrature spesso troppo strette) e ai collegamenti sul campo gestiti da Cristina Pallotta e Annamaria Lupi (quest’ultima davvero eccellente), ma parliamo di un privilegio riservato a chi sa smanicare con le nuove tecnologie. Vietato alle nonne, insomma, che avranno girato il telecomando su Canale5, per la prima, imperdibile puntata dei Cesaroni.
In compenso – è il premio di consolazione – tanti i tweet arrivati dall’estero, dai viterbesi in esilio oltre confine (erano 52 i Paesi collegati): loro, gli emigrati, l’hanno vista benissimo, in Italia non l’ha vista nessuno. Un paradosso che dimostra quanto le ambizioni di diffondere la Macchina oltre le mura cittadine sia ancora una masturbatio grillorum. Oggi più che mai, alla faccia della globalizzazione.

Ps. Per i feticisti del genere – e sopratutto per le nostre amate nonne, le persone ricoverate in ospedale e per tutti quelli allergici alle nuove tecnologie – oggi, alle 21, il Trasporto dovrebbe essere trasmesso in differita su Tv Sat 2000. Meglio tardi che mai?

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1 Commento

  1. Hunter McCoy ha detto:

    Come giustamente ha fatto notare lei, anche se con poca incisività, Tele Tuscia Sab(r)ina può vantare il primato delle frequenze – per dirla alla Claudio Caligari – più scrause che il mondo civile conosca. Dovrebbe essere la Tv locale della Tuscia ma a Viterbo riescono a vederla in 3. Per carità, frega sega, come dicono i ggggiovani però diamo a Cesare quel che è di Cesare: Ts 2000 NON si vede nel Lazio nè tantomeno a Viterbo, eccetto il baretto di P.zza della Rocca (non quello delle macchine al leasing in terza fila, l’altro, quello dei proto nazi cum prole) che tutti gli anni ci offre la visione del trasporto in stile TS2000: a bassissima qualità e con frequenti disturbi della visualizzazione. Il bello è che se chiami per avvisare la non ricezione del canale ti danno dello scemo che non sa effettuare la ricerca canali. Probabilmente ignorano che ormai è automatizzata…
    Leggende narrano che nella fallace comunicazione Comune/Cittadino fosse indicata Tusciaweb come televisione locale… ma questa è un’altra storia.
    Un saluto!

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