19042024Headline:

Nuove terme? Campa cavallo…

terme inps“Ventidue litri sono troppi”. E non si sta parlando di vino. Bensì di acqua. O meglio, del quantitativo assegnato dall’amministrazione (dopo mille ghirigori) alla famiglia Sensi. I gestori delle Terme dei Papi. A dirlo sono Franco Marinelli e Giovanni Faperdue. Supportati da diverse associazioni locali (Viterbo civica in pompa magna), che si riuniranno insieme alla coppia di cui sopra questa domenica, per un’altra passeggiata a tema. Conoscitiva. Ma anche di protesta. Al fine di richiamare l’attenzione sul caso (ormai una patata bollente, data anche la temperatura alla fonte) qualora Comune e Regione si fossero assopiti (eufemismo).

La scarpinata intende sollecitare anche un secondo problema (non per importanza). Quel brutto guaio targato Terme ex Inps. Ad oggi casermone a cielo aperto, un tempo fucina di posti di lavoro e di benessere. Il tutto in un’ottica che per logica mira a depennare l’attuale monopolio di mercato. “I Sensi affermano che 22 litri sono pochi, noi sosteniamo che non è così”.

Si parte da tale considerazione. Pochi giorni addietro una delegazione di Solidarietà cittadina è stata ricevuta dal funzionario competente al termalismo, Alfredo Fioramanti, in merito al bando che il Comune avrebbe dovuto redigere per la rimessa in funzione delle ex Inps. Il bando non è stato redatto. In ottobre è prevista la sua discussione. “Si pensa ad una proposta di appalto in concessione mediante dialogo competitivo, cioè si pensa a una prima fase dove verrà emesso un avviso pubblico e poi, chi è interessato, verrà chiamato per presentare delle proposte. Si pensa ad un bando europeo, che possa attrarre grandi investimenti. Si fanno delle ipotesi ma ci sono ancora tante domande da porsi”. Questo l’incipit associativo.

“Verranno riqualificati tutti i sette ettari o solo una parte? L’acqua sarà presa dal Bullicame o anche dalla fonte Le zitelle? Se verrà utilizzata quella de Le zitelle, come si pensa di farle risalire un grosso dislivello? Sarà ancora calda dopo più di due chilometri di viaggio? A quanto pare, l’unica cosa certa è che non c’è la volontà di rimettere in funzione le ex Inps a breve scadenza”.

E proprio dal quel cancello allucchettato (alle 9.30) il corteo si muoverà per raggiungere Il Bullicame, all’altezza dell’orto botanico. Nella speranza che qualcuno si affacci e risponda a tutti i quesiti del caso.

Col rischio di andare incontro al solito buco nell’acqua.

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