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Unione: non dire gatto se non l’hai nel sacco

merloDa quello che sì è capito il 9 settembre 2014, alle ore 15,30, si è svolto un sopralluogo del sindaco di Viterbo Leonardo Michelini e dell’assessore alla cultura Antonio Delli Iaconi al teatro dell’Unione e nell’occasione erano altresì presenti il regista, critico teatrale  e direttore artistico del teatro “La Pergola” di Firenze, Maurizio Scaparro, l’attore ed allievo Marco Paoli, il direttore generale della Fondazione “La Pergola” di Firenze, Marco Giorgetti, gli architetti Giuseppe De Boni ed Ugo Colombari, progettisti dell’intervento di ristrutturazione del teatro Unione.

Da quello che è capito, facendo copia incolla dai siti web http://www.viterbonews24.it; http://www.tusciatimes.eu; www.tusciaweb.eu, nonché dall’edizione cartacea del Messaggero, cronaca di Viterbo, “tra un anno Scaparro firmerà la rinascita del teatro Unione”, onde per cui, Michelini dixit, “con lui puntiamo ad entrare in un sistema a livello nazionale”.

Invero, da quella che si è capito “l’apertura appare ancora lontana”, talché la struttura sarà ancora “un cantiere, almeno ancora per un anno”.

Da quello che si è capito, infatti, “per completare i lavori, mancano ancora il palco, la graticcia e tutto il terzo lotto”, ovvero “roba da un milione di euro”.

Da quello che è capito una domanda, durante il sopralluogo, è sorta spontanea: “Quando riapre l’Unione?”, onde per cui il medesimo sindaco  “è certo di poter andare in scena a ottobre 2015”, anche se “prudentemente Delli Iaconi, alla domanda preferisce rispondere con una battuta: “ad agosto”. Perfetto. Resta solo da capire di quale anno”.

In effetti, da quello che si è capito “a parte il pavimento risistemato, la buca per l’orchestra che è stata allargata, le poltrone rosso fiammante, coperte con plastica per evitare che si rovinino, intorno da fare c’è ancora molto”.

Da quello che è capito Scaparro ha sottolineato che “avete un teatro tra i più belli e Viterbo può avere una vocazione internazionale”.

Da quello che si è capito Delli Iaconi da parte sua ha rilevato che “i lavori di restauro procedono bene e sia noi che l’impresa siamo convinti che per la prossima stagione teatrale, ovvero tra fine agosto ed inizio di settembre 2015, il teatro sarà di nuovo aperto”, onde per cui “ci potrebbe essere anche una collaborazione ed un aiuto dalla fondazione La Pergola di Firenze: dobbiamo certamente scegliere una qualificazione che ci permetta di entrare nel novero dei teatri pubblici per ricevere finanziamenti statali; potersi collegare con un teatro stabile come quello di Firenze per creare a Viterbo una compagnia stabile sarebbe una grande cosa. Prendiamo le mosse per tempo”.

Da quello che è capito, gli ottimi amministratori del capoluogo, ineguagliabili nel praticare a piene mani la politica degli annunci, fanno bene a sognare a occhi aperti (anche se non si è capito chi scuce il milione di euro necessario a terminare definitivamente i lavori) magnifiche sorti e progressive.

Ma di tanto in tanto, non farebbe loro male scandire il memorabile mantra del Trap (ovvero Giovanni Trapattoni, tra gli allenatori di calcio più medagliati del mondo) che così suonava: “Non dire gatto se non lo hai nel sacco”.

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