20042024Headline:

A Tarquinia si va a scuola di sicurezza

Un momento dell'assemblea

Si è svolta al palazzetto dello sport “Angelo Jacopucci” di Tarquinia l’assemblea dell’istituto “Cardarelli” in ricordo di Luca Perugini e di altri giovani di Tarquinia che, come lui, sono stati vittime di incidenti stradali. L’evento, organizzato dai rappresentanti d’istituto Rosario Stamilla, Matteo Costa, Pierpaolo Pantalei e Mario Ciurluini, con il prezioso contributo dell’associazione “Simone e Kevin per la vita”, è stato l’occasione per sensibilizzare gli studenti sul tema della sicurezza stradale, esaminato sotto vari aspetti con l’esperto Alessio Tavecchio. Tavecchio ha coinvolto i ragazzi dal vivo per fargli capire quanto la distrazione di un solo secondo possa essere fatale, per se stessi e per gli altri.
“Non è il destino che uccide i nostri ragazzi sulla strada – hanno scritto i genitori di Luca Perugini, Anna e Manfredi, in una lettera indirizzata alla dirigente del Cardarelli Laura Piroli – sono le scelte e i comportamenti sbagliati di chi guida. Scelte e comportamenti sbagliati che possono e devono essere modificati. Vogliamo ringraziare i rappresentanti d’istituto, ma anche gli altri alunni, per l’organizzazione e la partecipazione a quest’assemblea in memoria di Luca. Hanno dimostrato ancora una volta quanto affetto abbiano per nostro figlio. Un’assemblea curata nei minimi dettagli con una maestria insuperabile, un’assemblea in cui c’erano cuore e mente. È stato un onore parlare di Luca”.
Un grazie anche dai rappresentanti dell’associazione “Simone e Kevin per la vita”, che hanno espresso riconoscenza ai rappresentanti d’istituto, i quali “non solo hanno accolto con grande sensibilità la nostra proposta – affermano – ma si sono adoperati con impegno profuso e forte motivazione, coinvolgendo tutti gli altri, che con loro hanno collaborato all’organizzazione e la buona riuscita dell’evento”.

Nel corso dell’assemblea hanno preso la parola anche Chiara Bordo e Miriam Podda, per parlare delle loro esperienze personali. “L’invito a ricordare anche mio fratello Matteo, che non era alunno dell’Istituto – ha dichiarato Miriam – è stato un gesto di grande sensibilità. L’associazione Simone e Kevin per la vita ha trasmesso un messaggio molto forte e importante per tutti i ragazzi, e non li ringrazierò mai abbastanza per quello che fanno”.
Intensa e commovente la testimonianza di Chiara Bordo, che ha raccontato la sua esperienza con la forza e la determinazione di chi ce l’ha fatta, ben sapendo quanto dolore lei e la sua famiglia hanno affrontato. “Ringrazio tutti per avere ritagliato nell’assemblea un piccolo intervallo anche per me e per avere ascoltato la mia esperienza, che cerco sempre di esporre in modo avvincente dipingendola come un ostacolo da cui tutti dovremmo imparare qualcosa”.
Durante la mattinata si è anche tenuto un torneo di basket e sono stati proiettati video e foto di Simone, Kevin, Matteo e Luca. Inoltre, alcuni amici di quest’ultimo, Giovanni, Federico, Lorenzo e Giorgio, hanno presentato una canzone scritta per lui. “È stato un vortice di emozioni e di forza – scrivono ancora i genitori di Luca Perugini- perché né gli amici di Luca né Luca si arrendono ma insieme, sebbene in dimensioni diverse, vanno avanti uniti. Questa è la bella gioventù che amiamo e ammiriamo e noi genitori abbiamo la fortuna e il dovere di educarle insieme alla scuola”.

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