La Coldiretti in tutti i propri uffici di Acquapendente, Canino, Caprarola, Civita Castellana, Corchiano, Graffignano, Montefiascone, Tarquinia, Tuscania, Valentano, Vignanello, Vetralla, oltre a quello provinciale in viale Francesco Baracca 81 nel capoluogo, e nei recapiti comunali, ha attivato un apposito sportello in grado di garantire la necessaria informazione e nel caso la compilazione dei modelli per il pagamento della Tasi.
Devono pagare la Tasi 2014 tutti i proprietari di immobili situati sul territorio italiano, siano essi persone fisiche o società, e tutti i contribuenti che sono “titolari di un diritto reale di godimento”. cioè usufruttuari o titolari di un diritto d’abitazione, di uso, di enfiteusi e di superficie, in base alle singole Delibere Comunali. Si paga anche sulla prima casa di abitazione e relative pertinenze.
Paga la Tasi 2014 anche chi è in affitto, “in caso di immobile locato o dato in comodato per oltre sei mesi all’anno”. Chi è in affitto paga solo una quota della Tasi, che varia dal 10% al 30%. Alcuni Comuni possono aver deciso di esentare dal pagamento della Tasi chi è in affitto o in comodato d’uso. I nostri Uffici zona e i recapiti presenti su tutto il territorio della Provincia sono a disposizione, per fornire l’assistenza necessaria al calcolo e alla predisposizione dei relativi versamenti. Coldiretti ricorda che sono 52 dei sessanta comuni della Tuscia quelli dove entro il 16 ottobre si pagherà l’acconto per la Tasi e il saldo a dicembre. Quasi tutte le amministrazioni sono riuscite a pubblicare per tempo le delibere sul sito delle Finanze e i cittadini potranno versare in due soluzioni il dovuto per la tassa che riguarda immobili, il cui pagamento pesa tanto sui proprietari quanto sugli affittuari, seppure in misura diversa. L’ unico Comune della Tuscia che al 18 settembre non ha deliberato e’ Vallerano e quindi si pagherà in un’unica soluzione a dicembre. Sono Acquapendente, Soriano nel Cimino, Sutri, Monterosi, Canino, Vasanello, i comuni in cui si è già pagato l’acconto il 16 giugno, nell’elenco anche Montalto di Castro, che aveva deliberato a maggio, portando a zero le aliquote.
