28032024Headline:

Museo Civico: inaugurazione con Sgarbi show

Michelini e Sgarbi

Michelini e Sgarbi

E tocca, e gira, e si pettina. E salta, e spiega, e si pettina. E gesticola, e dice parolacce, e si pettina. E stringe mani, e si concede ai flash, e sbrocca. Senza pettinarsi. E senza peli (pettinati) sulla lingua. Come se poi fosse una novità. Lo stile di Vittorio Sgarbi è sempre lo stesso. Quello che piace tanto ai viterbesi. O almeno, a chi lo invita ogni qual volta c’è da illustrare qualcosa di artistico.

Ma torniamo alla sbroccata. Avrà pure tanto da fare (e da dire) il critico, ma di sicuro non gli è sfuggito il fatto che a breve il massimo capolavoro di Sebastiano del Piombo, “La pietà”, se ne andrà in gita a Vicenza. “Per di più sotto Natale – esclama stizzito – Ai turisti cosa gli raccontiamo? Verranno da tutto il mondo per mirarlo… Pensateci bene, tenetevelo qua”. E questo in sostanza è il messaggio (edulcorato) rivolto proprio da Sgarbi all’amministrazione. Anzi, al sindaco in prima persona. Giacché “Oggi è finito uno scandalo – prosegue – e i complimenti vanno a Michelini e alla sua nuova era. Che comincia con la riapertura del museo civico. È lui il custode della struttura, che essendo appunto civica appartiene al Comune. E a nessun altro. Compreso il custode. Che fino ad ora quando capitavo in zona dovevo telefonare a Barelli e sentire se gentilmente ci davano le chiavi, per entrare qua dentro. Adesso che ne goda tutta la popolazione”.

Sgarbi...si pettina

Sgarbi…si pettina

Ecco. La notizia di giornata sarebbe stata proprio questa. La riapertura del museo civico. Impreziosita dalla cornice mediatica creatagli attorno dal passaggio in città di “Panorama d’Italia”. Agglomerato di eventi promosso proprio dalla rivista. Ma, come da copione trito e ritrito, Sgarbi ha monopolizzato il palinsesto. E con frasi ad effetto tipo “non è venuto Fioroni?”. O peggio: “Complimenti, che stretta di mano – rivolgendosi ad un ragazzo emozionato – A forza di seghe…”. Per chiudere in bellezza con: “Datemelo a me del Piombo, lo porto all’Expo di Milano. Lì si che ha un senso”.

In tutto ciò ci sarebbe da parlare del taglio del nastro. Di un Michelini entusiasta che annuncia: “Abbiamo speso 35 mila euro per ristrutturare e altrettanti per pulire. Qualcuno parlava di due milioni di euro. Bugie. Serviva solo buona volontà. E pure la pippa (chi va con lo zoppo, ndr) del museo ce la siamo tolta. Ora avanti con Schenardi e col teatro”.

Il sindaco con l'assessore Ricci

Il sindaco con l’assessore Ricci

Ci si potrebbe inoltre soffermare su numerosi dettagli. Sulla riuscitissima conferenza aperta alle scuole e ai curiosi. Sul giro panoramico dello stabile. Sulla sfilata in gran costume di politici alti e bassi. Su questo e su quello. Ma la chiusura è sempre la sua. Di Sgarbi. “Quest’opera si presume sia di Piermatteo d’Amelia”, gli viene sussurrato da un tipo competente. “Non si presume – replica – da oggi lo è. Presentatela come tale”.

Grazie Vittorio. Senza di te come faremmo?

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1 Commento

  1. Luigi Tozzi ha detto:

    Una volta a Viterbo venivano Andreotti, Fanfani..ora Sgarbi..

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