Marton Csokas tra il titolare dello Scorfano e una sua collaboratrice di sala
Viterbo, provincia di Hollywood. O magari – massì, puntiamo in alto – viceversa. Perché negli ultimi tempi ci sono talmente tante stelle del cinema in giro per la città dei papi da sembrare di essere proprio lì, in California. Dopo Sarah Jessica Parker, la Carrie di Sex and the city avvistata qualche settimana fa a comprare un paio di magliette della Roma in un negozio sportivo dell’Ipercoop (uno shopping compulsivo che stride un po’ con quello che amava tanto il suo personaggio nella serie televisiva…), ieri è stata la volta di Marton Csokas. Come chi? Andiamo per gradi, e capirete che si tratta di uno parecchio famoso.
Tant’è che il proprietario, lo staff e anche i clienti dello Scorfano della Pentolaccia, incantevole ristorante nel cuore del quartiere medievale di San Pellegrino, hanno sgamato subito l’illustre ospite. Della serie: questa faccia non mi è nuova, dove cavolo l’ho rivisto? E’ bastato un giretto su Internet per confermare i sospetti: faccia da attore, mascella volitiva, inglese cortese anche se dal forte accento oceanico. E in effetti Marton è nato in Nuova Zelanda, 48 anni fa, da padre ungherese (di qui nome e cognome ostici) e madre indigena. Dopo la classica gavetta sull’isola, Csokas è diventato una faccia nota sul piccolo schermo grazie ad una parte importante nel serial televisivo Xena -.La Regina della giungla, una specie di di saga fantasy andata in onda in tutto il mondo per anni (da noi su Italia uno). Di qui il passo fino ad Hollywood, e al grande giro, è stato breve, e dal 2000 in poi Marton ha recitato in grandi produzioni americane: da The Bourne supremacy (con Matt Damon) a Timeline, da Le crociate (regia di Ridley Scott) a Il Debito (con Helen Mirren) ad Alice in Wonderland del visionario Tim Burton. Da segnalare anche un ruolo non accreditato in Star Wars II, La guerra dei cloni, ma soprattutto le apparizioni in due dei tre episodi di un’altra celeberrima saga, Il Signore degli anelli. Che il regista Peter Jackson ha ambientato proprio in Nuova Zelanda e dove Csokas ha interpreato il personaggio dell’elfo Celeborn. Un ruolo che gli ha dato notorietà planetaria.
L’attore nei panni di Celoeborn, elfo del Signore degli anelli
Domanda: che ci fa Csokas a Viterbo, oltre a gustare i manicaretti dello Scorfano della Pentolaccia? Sta girando un film, La Voce dalla pietra (Voice from the stone), tratto dall’omonimo romanzo di Silvio Della Porta Raffo e attualmente in lavorazione tra la Toscana e Viterbo. In particolare, nel castello Balthus a Montecalvello. Insieme a lui, un’altra star hollywodiana, quella Emilia Clarke già vista nel Trono di spade.
“Viterbo? Posto incantevole, anche se mi fermerò qui giusto il tempo di girare alcune scene”, ha detto con molta cortesia Marton. Che a tavola è stato coccolato dalla squadra del ristorante, a partire dal titolare Massimo e dalla brigata. L’attore ha scelto piatti locali, dimostrando ottimo gusto non solo per le belle donne (è stato a lungo fidanzato con Eva Green): zuppa di ceci e castagne, bistecca di cavallo maremmano, funghi porcini al forno con patate, il tutto accompagnato da un rosso Falesco, con cognac come digestivo. Poi è arrivato il momento delle foto ricordo, alle quali Coksas si è prestato con molta disponibilità, prima di salire sul taxi che lo ha riportato al suo albergo.
Viterbo come Hollywood, allora, e chissà che in questi giorni non possa servire anche per risolvere la vergognosa emergenza dei rifiuti (che purtroppo attanaglia anche San Pellegrino). Basterebbe soltanto applicare alla crisi di casa nostra quella vecchia battuta di Woody Allen – uno che ha sempre snobbato Hollywood e tutto quello che c’è intorno – in proposito: “A Hollywood non buttano la spazzatura: la riciclano sotto forma di show televisivi”. Pensateci, pensiamoci.
