20042024Headline:

E al veglione si mangia tipico

Il classico cenone

Il classico cenone

San Silvestro in famiglia con parenti e amici per la stragrande maggioranza degli italiani, un lieve incremento rispetto allo scorso anno 82% (80% nel 2013). Il 5% festeggerà in vacanza in Italia scegliendo mete tra montagna e città d’arte. Mentre un 2% sceglierà la vacanza all’estero, mete preferite: capitali europee o località calde come il Mar Rosso. Un altro 5% si recherà al ristorante e un 3% aspetterà il nuovo anno a lavoro.
Questo è quanto emerge da un sondaggio Confesercenti SWG.
La spesa media per famiglia, secondo sempre il sondaggio, si aggirerà attorno agli 88 euro (erano 107 euro nel 2007). Il 51% del campione però (vale a dire un italiano su 2) dichiara che non spenderà oltre i 75 euro, mentre il 35% (in aumento del 2% rispetto all’anno scorso) dichiara che spenderà fino a 125 euro e un altro 13% si muoverà fra i 125 e i 250 euro.

Il veglione a casa propria o presso amici e parenti continua ad essere la scelta maggioritaria, indicata da più dell’ 80% degli intervistati.
Stabili al 5%, invece, coloro che intendono passare l’ultima serata dell’anno al ristorante, con famiglia o amici, diminuiscono invece di 2 punti, gli italiani che festeggaranno il veglione in viaggio, divisi tra le vacanze in Italia e all’estero.
Per più della metà degli italiani il cenone ancora all’insegna del menù low cost, ma con una ripresa della fascia media: in questo caso gli italiani investiranno tra i 76 e i 125 euro. Incrementi, anche se di poco per i menù da 126 a 250 euro.

Il presidente di Confesercenti Vincenzo Peparello

Il presidente di Confesercenti Vincenzo Peparello

“Nonostante la crisi, e meno male, menù rispettati sulla tavola degli italiani all’insegna della tradizione e dei piatti regionali, fortunatamente per i made in Italy e per l’agroalimentare di qualità anche a livello locale – commenta Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo e responsabile dell’area turismo regionale – rispecchiano anche i dati previsionali sui consumi dei prodotti natalizi del periodo delle feste, che avevamo già presentato, fanno registrare un leggero incremento anche nel territorio regionale e provinciale”.
Prodotti e piatti all’insegna della qualità e tradizionalità dell’evento quale il “cenone” di San Silvestro. Tra i prodotti preferiti e acquistati come per Natale, pesce e carni, insaccati e non possono mancare cotechini e zamponi, ma di fattura artigianale locale. Frutta secca e fesca, legumi con la lenticchia in primis. Paste sia di farina che all’uovo, fresche. Vini DOC e IGT e spumanti e dolci sempre all’insegna della tipicità e tradizione locale.
Per quanto riguarda i piatti della tradizione del periodo, non mancheranno sulla tavola degli italiani e dei viterbesi pasta con pesce di mare e di lago, i bolliti, il tacchino, tortellini e cappelletti in brodo, lenticchie di Onano con cotechino o zampone, maialino e agnello arrosto, fritture di verdure e di pesce.
“Per quanto riguarda l’indagine Confesercenti SWG nazionale che rispecchia quasi totalmente anche la situazione locale, ci lascia ben sperare – conclude Peparello – rispetto ad una anche se piccola ripresa dei consumi, soprattutto nel settore dell’alimentazione e dei prodotti agroalimentari del nostro territorio, che dovrebbero rappresentare il valore aggiunto della ripresa nel 2015”.

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