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La terra di Tuscia profuma di lavanda

La piantata 1

Un’incantevole veduta de La Piantata, ad Arlena di Castro (foto di Maurizio Brera)

E improvvisamente a 51 un milanese doc decide di mollare la precedente attività nel settore della moda e di comprare un’azienda agricola nel territorio di Arlena di Castro. Correva l’anno 1999 e questa è la storia di Renzo Stucchi, oggi uno dei maggiori produttori di lavanda della Tuscia, oltre che titolare dell’Agriturismo La Piantata.
“Dico la verità – comincia a raccontare – nella Tuscia ci sono arrivato per caso, convinto più che altro da un mio amico, l’ingegner Mauro Checcoli, due volte olimpionico di equitazione, che a Tuscania praticamente da solo aveva cominciato a restaurare un’abbazia cistercense. Per farla breve, sono venuto da queste parti con Mauro, ho visto quest’antichissima tenuta agricola che nel 2015 compie due secoli di vita e me ne sono innamorato all’istante, tanto da comprarla subito”. Ma fu un particolare a colpire immediatamente Renzo: “Sì, una maestosa quercia che sorge proprio al centro dell’azienda: una quercia antichissima e splendida. Dicono che sia la più vecchia d’Italia, ma su questo confesso di non aver fatto particolari indagini. Quando arrivai la Piantata era praticamente in abbandono dal 1932: sugli ampi terreni si praticava pastorizia e si coltivavano solo grano e ulivo. L’idea di base era di creare qualcosa di charme, un agriturismo di classe… Immediatamente pensai di sfruttare la quercia per costruirvi la prima casa sugli alberi in Italia. E poi fu Checcoli a consigliarmi di metterci intorno qualche piantina di lavanda per dare un bel tocco all’insieme”.

La quercia de La Piantata, tra le più vecchie d'Italia

La quercia de La Piantata, tra le più vecchie d’Italia (foto di Maurizio Brera)

Nacque così quasi per caso l’idea di incrementare la produzione di lavanda. “In verità – sottolinea ancora Stucchi – nella mia precedente vita lavoravo per un’azienda francese la cui sede sociale si trova ad Avignone. In Francia e in Provenza in particolare ci andavo spessissimo e lì lo spettacolo della lavanda in fiore è una meraviglia della natura. Cominciammo così ai primi degli anni Duemila quasi per caso…”.
Oggi la coltivazione di lavanda intorno all’Agriturismo La Piantata occupa circa 12 ettari (con 180mila piante di lavandino) che diventano complessivamente una sessantina in tutta la zona che comprende anche Tuscania, Montalto di Castro, Tarquinia, oltre che Arlena. Era nata tempo fa la Cooperativa produttori di lavanda e piante aromatiche che però si è sciolta lo scorso anno. “Troppe persone a prendere decisioni – spiega il ‘lavandaio’ – e troppi problemi. Ognuno ha preso la sua strada, anche se per la distillazione e per la raccolta ci sono ancora forme di collaborazione. E, quando si stava tutti insieme, non funzionava bene neppure la parte commerciale che invece va decisamente meglio adesso, almeno per quanto mi riguarda”. E’ proprio il caso di dire che stavolta l’unione non ha fatto la forza.
Lo spettacolo primaverile delle distese di lavanda in fiore continua a fare il giro d’Italia e non solo. “Abbiamo ospitato spesso troupe della Rai; un paio di settimane fa la maggiore tv commerciale inglese ci ha dedicato uno speciale di 19 minuti. Nei due giorni successivi alla messa in onda abbiamo ricevuto 250 e mail dall’Inghilterra con richieste di prenotazione e di informazioni. Un successo clamoroso. Tanto per dire, nei mesi di maggio e giugno del 2015, abbiamo già il tutto esaurito per la casa sulla quercia. Peraltro la posizione dell’agriturismo è davvero strategica: siamo a 400 metri di altitudine e da noi si vede il mare. Oltre alle distese di lavanda, ovviamente”.

Intorno, 12 ettari coltivati a lavanda

Intorno, 12 ettari coltivati a lavanda (foto di Maurizio Brera)

Intanto a Tuscania è operativo il punto vendita “Essenze d’Etruria”, il cui marchio è registrato presso la Camera di commercio. “Non è che il mercato sia così florido – chiosa Renzo Stucchi – ma non ci lamentiamo visto che vendiamo i nostri prodotti ad una cinquantina di aziende in tutta Italia. Qui ad Arlena ci occupiamo di tutto io mia moglie e mia figlia; per i lavori nei campi nei periodi di particolare impegno ci rivolgiamo ad una cooperativa di Ronciglione. In passato, quando era ancora in piedi il consorzio, organizzavamo la Festa della lavanda, che adesso è stata ceduta al Comune di Tuscania. Nel primo week end di luglio del 2015 si terrà la quinta edizione. Qui organizziamo cene a base di lavanda, incontri per parlare delle proprietà di questa pianta e tanto altro… Insomma ci diamo da fare”.
Particolarmente richiesta tutta la linea cosmetica prodotta con la lavanda: shampoo, sapone neutro, olio essenziale, crema idratante, profumi, burrocacao al miele di lavanda, bagno doccia, latte detergente per il corpo e tanto altro ancora. E ancora i prodotti da regalo e la linea alimentare bio, nella quale spicca una birra alla lavanda che sarebbe il caso di assaggiare subito. E, last but not least, il bucchero etrusco che per le sue peculiarità rappresenta un unicum nel panorama della ceramica antica. Tante idee, tutte rigorosamente ecologiche, per il Natale ormai alle porte. E per il brindisi? Magari uno spumante alla lavanda, ma Renzo Stucchi non ci hanno ancora pensato.

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