29032024Headline:

Lazio e Umbria, un patto sulla salute

Siglato dai presidenti delle due Regioni. Macchitella: "Utile anche per noi"

L'ospedale di Acquapendente

L’ospedale di Acquapendente

Individuare le reti di servizi da riorganizzare in modo integrato in ambito sovra regionale e garantire la regolazione e la facilitazione di accesso alle prestazioni dei pazienti dell’altra regione.

Sono questi alcuni dei punti salienti del protocollo d’intesa sulla mobilità sanitaria tra le Regioni Lazio e Umbria siglato questa mattina a palazzo Gazzoli a Terni dai presidenti Nicola Zingaretti e Catiuscia Marini.

L’accordo, che avrà una durata triennale, interessa da vicino la provincia di Viterbo, in quanto al suo interno vengono anche esaminate dettagliatamente le problematiche specifiche delle aree di confine, compreso il comprensorio di Acquapendente. Tali aree sono indicate nell’atto come “Il tema di maggior interesse, in quanto costituiscono l’ambito per sperimentare concretamente l’idea di un federalismo solidale”. Un obiettivo che passa tramite la possibilità di definire accordi specifici, “Per garantire – si legge nel documento – la miglior qualità e continuità assistenziale in un sistema funzionalmente integrato di servizi che sappia valorizzare le opportunità presenti in un’ottica di ottimizzazione complessiva delle risorse impegnate”.

Altri obiettivi presenti nel protocollo d’intesa riguardano: la definizione di criteri di appropriatezza comuni per l’accesso alle prestazioni sanitarie nei diversi regimi assistenziali; la possibile mobilità di equipe di professionisti di una regione nelle strutture dell’altra; la rivalutazione della rete dell’emergenza nelle zone di confine al fine di far afferire le urgenze/emergenze alla struttura ospedaliera più accessibile; l’eliminazione progressiva di eventuali differenze tariffarie.

Il commissario straordinario dell'Asl Luigi Macchitella

Il commissario straordinario dell’Asl Luigi Macchitella

“L’accordo interregionale siglato oggi sulla mobilità sanitaria – commenta il commissario straordinario della Asl di Viterbo, Luigi Macchitella – è un fatto positivo per tutti quei cittadini che risiedono nelle zone di confine della nostra provincia e che, già naturalmente, si rivolgono alle strutture sanitarie umbre. Non fosse altro perché sono più vicine rispetto al complesso ospedaliero di Belcolle. Concordo con quanto ha detto questa mattina il presidente Zingaretti a margine della firma del protocollo: per migliorare la qualità della vita delle persone occorre cambiare e autoriformarsi, superando quelle barriere burocratiche, ormai anacronistiche. Oggi abbiamo fatto un importante passo in avanti in questa direzione”.

Soddisfatto anche il consigliere regionale Enrico Panunzi (Partito democratico): “L’intesa va ad integrare Lazio ed Umbria attraverso una virtuosa reciprocità tra strutture e professionalità di territori molto prossimi tra loro. Già dalla scorsa estate, come consigliere espressione della Tuscia, stavo lavorando in questa
direzione più volte auspicata, da ultimo lo scorso 14 novembre durante la visita di Zingaretti ad Acquapendente proprio in relazione all’ospedale. Si tratta, peraltro, di una sollecitazione espressa in più riprese dal territorio e che va ad offrire servizi essenziali, soprattutto per la zona della Teverina”.

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