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“Un fondo comunale per le nuove imprese”

L'assessore Barelli: "Ecco i progetti in cantiere, e non c'è solo Expo"

Expo2015

Expo2015

Che anno sarà il 2015? Non servono sfere di cristallo, ma un’analisi sincera e onesta, affidata all’assessore comunale alle Attività produttive Giacomo Barelli. “Per quanto riguarda l’amministrazione Michelini – attacca – penso che possa trattarsi dell’anno della svolta”.

In che senso, assessore?

“Nel senso che, superata la fase di rodaggio, forse durata un po’ troppo, e con un clima che mi pare decisamente più rassenerato (che ha permesso di superare certe criticità), dovremo mettere in pratica i punti del programma. Alcuni (arsenico, riapertura del museo) sono andati a buon fine, altri (il teatro) lo saranno nei prossimi mesi.  Sugli altri dovremo lavorare di buona lena tutti insieme: sindaco, giunta, maggioranza”.

Stanno per arrivare 3 milioni di euro in cassa: che ne farete?

“Intanto tutti abbiamo fatto i complimenti all’assessore Ciambella  che sin dal primo momento ha lavorato nella direzione giusta con grande tenacia e convinzione. Non mi pare che la precedente amministrazione abbia tenuto il medesimo atteggiamento…”.

Al di là delle polemiche?

“Confesso che l’argomento non è stato ancora affrontato collegialmente. La mia opinione è che una parte di quel denaro andrà utilizzata per aiutare chi il lavoro lo ha perso o non lo ha mai avuto. Peraltro…”.

Peraltro?

“Ci sono buone possibilità che venga riconosciuta al Comune di Viterbo l’intera cifra reclamata, cioè 4,5 milioni di euro”.

Ma quando saranno materialmente disponibili questi soldi?

“Credo che nel giro di un mese la somma sarà nelle casse comunali. Atravius è un gruppo a livello europeo che non mi pare abbia problemi a pagare una somma del genere. Se non dovesse accadere, e qui parlo come avvocato, si seguirà la strada dei decreti ingiuntivi. In ogni caso passerà al massimo qualche mese”.

Il lavoro è una priorità per tutta l’Italia, non solo per Viterbo…

“Non c’è dubbio. La recente approvazione del Jobs Act rappresenta un indubbio passo in avanti, ma non è risolutivo, a mio avviso. Almeno a breve termine”.

Il Bullicame

Il Bullicame

Scettico?

“No, direi realista. Sono da sempre un seguace del professor Ichino, che è un po’ l’ispiratore del provvedimento. Sono convinto che gli effetti si potranno vedere nel medio e nel lungo periodo, non prima”.

Ma in concreto che cosa può fare un ente locale come il Comune per combattere la disoccupazione?

“Poco, sinceramente, ma il Comune deve creare l’occasione. Ha il dovere di fornire, cioè, il terreno giusto”.

A proposito, un terreno giusto potrebbe essere l’Expo…

“Proprio a quello pensavo. Expo 2015 è una straordinaria possibilità di sviluppo per l’Italia e per Viterbo. Un’eccezionale vetrina che dovremo saper sfruttare. Un avvenimento che avrà anche una ricaduta occupazionale per il periodo di esposizione. Lavoro che potrà diventare stabile se sapremo intercettare almeno una piccola parte degli enormi flussi turistici previsti”.

Un altro tema da seguire con attenzione è quello delle acque termali.

“Sicuramente, ma qui bisogna essere chiari: bisogna aspettare che la Regione conceda al Comune lo sfruttamento delle acque per un determinato e congruo periodo”.

Ammettiamo che domani accada questo: subito dopo che succede?

“Succede che il Comune potrà bandire una gara a livello internazionale per vedere se ci sono investitori disposti a scommettere su questo. Anzi, si era parlato in passato anche della possibilità di rivolgersi ad un advisor per un giro d’orizzonte a largo raggio: mi pare un’ipotesi valida”.

Insomma, tutto fermo.

“Diciamo la verità, con l’attuale situazione caratterizzata da ricorsi, controricorsi, Tar e tanta burocrazia, chi si impegnerebbe in un’avventura da milioni di euro? Comunque, ripeto, il primo passaggio fondamentale è la gestione delle acque termali. So che Comune e Regione ci stanno lavorando da tempo e mi aspetto che la soluzione arrivi entro breve”.

Un suo progetto per il 2015?

“E’ qualcosa di cui ho già parlato col sindaco a livello informale”.

Dica pure.

“Penso alla creazione di un fondo di garanzia comunale per sostenere nuove attività. In pratica, tramite apposite convenzioni con gli istituto di credito, il Comune si farebbe garante almeno di una parte dei finanziamenti concessi per creare imprese”.

Le pare fattibile?

“Perché no? E’ stato fatto in diverse città e la cosa ha funzionato. Penso a Crotone, profondo Sud, ma anche ad altre città al Centro e al Nord”.

In sintesi?

“Credo proprio che il 2015 sarà l’anno delle crescita. Credo profondamente nel sindaco Michelini: noi, tutti insieme,dobbiamo lavorare per dare una svolta alla nostra Viterbo”.

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