25042024Headline:

Viterbo – Tianjin, il matrimonio s’ha da fare

Il presidente Merlani (Camera di commercio): "Pronti a dare il nostro contributo"

Domenico Merlani, presidente della Camera di commercio di Viterbo

Domenico Merlani, presidente della Camera di commercio di Viterbo

E se davvero si consumasse il matrimonio tra Viterbo e Tianjin, la popolosa metropoli cinese (13 milioni di abitanti)? E se davvero arrivassero frotte di turisti dall’Asia? E se davvero si riuscissero ad esportare i prodotti tipici viterbesi, a partire da olio extravergine, nocciole, vino? Sogni, no solide ipotesi, autorizzate dall’interesse mostrato dalla delegazione di Tianjin (capeggiata dal vicesindaco) che domenica scorsa ha visitato il capoluogo della Tuscia, restando in particolare colpita dalle Terme dei papi, struttura che – vale la pena ricordarlo – è di proprietà del Comune.

“La Camera di commercio – interviene il presidente Domenico Merlani – è assai interessata ed attenta a questo tipo di rapporti. E’ evidente che si tratta di una prima presa di contatto, ma mi pare di capire che la faccenda ha preso una piega positiva e di questo non possiamo che essere soddisfatti. I miei sinceri complimenti all’amministrazione comunale che sta esplorando questa strada che giudico molto promettente”.

Se son rose, con tutto quel che segue… “Se i contatti, come mi auguro, si trasformeranno in qualcosa di più concreto, noi siamo pronti come ente camerale a fornire tutto l’aiuto necessario. Abbiamo competenze e professionalità per supportare iniziative nel settore turistico, nella filiera agro-alimentare, in tutto quello che potrebbe insomma servire a creare un ponte stabile con l’Estremo oriente. Per ora, mi sembra giusto che si prosegua sul piano istituzionale: Regione e Comune, insomma, devono poter fare il loro lavoro senza interferenze o intromissioni”.

La caratteristica Torre del Tamburo a Tianjin

La caratteristica Torre del Tamburo a Tianjin

“Questi – aggiunge Merlani – sono gli effetti positivi della globalizzazione. Aprirsi a mercati così ampi come quelli asiatici è di straordinaria importanza per il nostro sistema economico. E non dimentichiamo che la Camera di commercio sarò uno dei protagonisti di Expo, un’eccezionale vetrina per il made in Italy e dunque anche per la nostra Tuscia. Noi ci saremo, tanto che insieme al Comune di Viterbo abbiamo preparato una serie di progetti: uno, ad esempio, riguarda la valorizzazione della Macchina di Rosa; l’altro, al quale partecipa anche l’ateneo viterbese, riguarda le antiche vie che conducono a Roma, cioè la Clodia e la Francigena”. “Purtrppo – aggiunge – c’è anche il lato negativo della globalizzazione che riguarda il manifatturiero, con conseguente drammatico crollo dell’occupazione. Cerchiamo di coglierne almeno gli effetti positivi”.

Insomma la Cina si avvicina? “Mi auguro proprio di sì. E’ una strada che si sta percorrendo e che non possiamo sapere in questo momento dove condurrà. Ciò che possiamo affermare con assoluta certezza è che di fronte a progetti di queste dimensioni vanno unite le forze. Bisogna lavorare in sinergia e con la massima unità di intenti: solo in questo modo si va davvero lontano”.

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