29032024Headline:

Sanremo: per i Dear Jack buona la prima

Grande performance della band quasi tutta viterbese nella prima serata del festival

I Dear Jack sul palco del teatro Ariston

I Dear Jack sul palco del teatro Ariston

Non ci stanno più le mezze stagioni. Il pane in casa e la porchetta al forno come una volta, ora ce li sogniamo. La fine del mondo è vicina e la colpa è solo dell’uomo. Allora perché, vien naturale domandarsi, si ostinano ancora a mandare in tivù il festival di Sanremo? Che tanto non lo guarda più manco il maestro Beppe Vessicchio, direttamente dal trespolo sul palco?
Mistero. In ogni caso, nell’anno del Signore 2015 e di dentro al teatro Ariston, hanno debuttato i viterbesi Dear Jack. Ieri notte. E Viterbopost, sempre fedele ai suoi lettori, s’è ciucciato la prima puntata per intero. Al fine di testimoniare l’evento. Sorseggiando 12 litri di caffè.
Ora. Cantare hanno cantato (un pezzo “stucchevole, alla Vasco”, citazione Corriere della Sera). Comunque, pettinare erano pettinati. Vestiti alla moda (e volendo anche alla Modà). Con la mossetta fatta al momento opportuno. Lo sguardo languido direzionato verso la telecamera. Il sorrisetto paraculo rivolto alle fans lontane (giacché dai telefoni cellulari beccheranno sicuramente più voti che da quelle mummie parcheggiate in prima fila). E bla bla bla, fino a “ormai sono pronti per il grande salto”. Esattamente come gli antecedenti Gazosa, gli Hanson, perché no Patrick de Gayardon. O peggio ancora, come “Il volo”. Quel trio di neonati (in gara stasera), dai quali l’esorcista non è ancora riuscito ad estrarre lo spirito maligno di Pavarotti, che in loro alberga voracemente.
E questo, in sostanza, è ciò che offre il mercato discografico italiano. Prodotti take away. Serviti tipo mensa dal conduttore-direttore artistico Carlo “Idris” Conti. Con la speranza, in ottica di spending review, di arrivare almeno ad un 38 percento di share. Non a caso metà dei concorrenti provengono dai talent show. Altra fucina spietata di baby-presunti-talenti-fiammifero.

I Dear Jack sul palco

I Dear Jack sul palco

Ma torniamo ai Caro Giacomo. Codice 05 per essergli vicini, qualora voleste. Che si riaffacceranno da MammaRai domani, presentando la cover di Sergio Endrigo “Io che amo solo te”. Solo venerdì invece, si saprà se avranno diritto a gareggiare sabato (in quattro infatti torneranno a casa anzitempo), giorno prescelto per la finalissima.
Su di loro, sfogliando pagine web, puntano forte i bookmakers. La Snai pone sul gradino più alto del podio “Il volo” di cui sopra (dato a 2.5). Seguiti da Lorenzo Fragola (5). E poi proprio i Dear Jack. Scommettendo un euro sul brano ottimista et altruista “Il mondo esplode tranne noi” se ne potrebbero intascare ben nove. Ma attenzione, è stato scritto da tale Romitelli, ex Amici anch’egli. E ricordatevi pure che a pochi minuti dalla fine dell’esibizione il video aveva già le sue inquietanti 300 visualizzazioni.
Riaprendo invece il capitolo legato alla prima nottata, da sottolineare ci stanno due cose. Che portano il nome di Al Bano e Romina Power. Giovani dalle belle speranze. Una coppia che funzionerà sicuramente. Un binomio fresco fresco del quale sentiremo ancora parlare. Perché Sanremo è Sanremo. E le novità sono sempre ben accette.
Buona (mondo)visione

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