18042024Headline:

“Canile, il Comune rispetti i lavoratori”

La coop che presta servizio a Bagnaia aspetta i pagamenti pattuiti

Il canile di Viterbo

Il canile di Viterbo

Il percorso è il seguente: il Comune ha dato in gestione all’associazione Amici degli animali (un’associazione di volontariato) il canile municipale di Bagnaia. Lo stesso soggetto ha a sua volta stipulato una convenzione per i servizi necessari al mantenimento della struttura – dove oggi sono accuditi 332 animali – con una cooperativa, Lavoro e solidarietà. Che attualmente fa fronte alle esigenze del canile con cinque dipendenti. Ogni mese Palazzo dei priori dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – pagare gli Amici degli animali, che a sua volta gira la somma destinata alla cooperativa per i dipendenti. Tutto liscio come l’olio, almeno fino all’inizio del nuovo anno.
Da gennaio (i pagamenti sono fermi alla mensilità di novembre), infatti, il percorso si è interrotto, i soldi non arrivano più all’associazione che a sua volta non può onorare alla coop la somma destinata agli stipendi, e Lavoro e solidarietà è allo stremo. Tant’è che il presidente Rocco Todaro sta pensando di mettere in opera un gesto clamoroso: “Se non arriveranno i mandati di pagamento che stiamo aspettando, da venerdì (domani, ndr) i nostri lavoratori non andranno più al canile, e faccio presente che fino ad oggi hanno assicurato il servizio con grande senso di responsabilità. Dicono che i soldi sono in viaggio, mi auguro che sia così”. Sarebbe davvero un epilogo estremo, al quale i protagonisti non vorrebbero neanche pensare, ma la situazione è arrivata ad un punto critico: “Abbiamo sempre fatto tanti sforzi per essere in regola, anche coi contributi previdenziali – spiega Todaro – ma non abbiamo più ricevuto nulla, e quattro mesi sono tanti”. Senza dimenticare i risvolti sociali, sui quali Todaro glissa con molta discrezione, ma che sono comunque rilevanti, visto che tra i dipendenti di Lavoro e solidarietà figurano anche dei ragazzi con un passato difficile alle spalle, per i quali il ritardo negli stipendi può essere ancora più duro da sopportare.
La palla adesso passa a Palazzo dei priori. La lentezza della burocrazia è nota, così come non è nuova la proverbiale mancanza di risorse degli enti pubblici: ma questi dovrebbero essere fondi già stanziati e presenti nel bilancio, al di là di ogni “razionalizzazione” delle spese. E dunque all’amministrazione non resta che rispettare gli accordi e accelerare i tempi per saldare quanto dovuto, per risanare la situazione ed evitare che il canile resti senza cinque elementi del personale. E per dare una certa regolarità ai pagamenti. Anche perché altre soluzioni non sembrano praticabili: il personale di Lavoro e solidarietà è l’unico coperto da assicurazione e dunque in grado di lavorare all’interno della struttura di Bagnaia.

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