20042024Headline:

Un’altra perla della giustizia italica Riposa comunque in pace, piccola Mez

Riflessioni e considerazioni di varia umanità sorseggiando il caffè della domenica

savino nicola

Nicola Savino

Chi ha ucciso Meredith Kercher? Per la giustizia italiana, il responsabile (ma non l’unico) è Rudy Guede, rinchiuso nel carcere di Mammagialla a Viterbo; gli altri due imputati, Raffaele Sollecito e Amanda Knox, sono stati definitivamente assolti per non aver commesso il fatto. Si chiude, almeno per quanto riguarda gli aspetti giudiziari, una vicenda che ha appassionato e diviso la pubblica opinione e che è stata caratterizzata da continui colpi di scena sin dalle primissime ore seguenti al ritrovamento in via della Pergola a Perugia del cadavere della povera Mez.

Dunque, non sono stati i due giovani studenti (lui pugliese, lei di Seattle), all’epoca dei fatti anche fidanzati, a compiere quell’orrendo delitto. Cinque gradi di giudizio (condanna in primo grado, assoluzione in appello, rinvio ad un’altra corte da parte della cassazione, altra condanna nel nuovo processo d’appello, definitiva assoluzione l’altra sera) non sono bastati ad individuare i colpevoli. Il plurale è necessario in quanto proprio nella sentenza contro Guede veniva chiaramente specificato che l’ivoriano aveva agito con altre persone. Otto anni di indagini, spesso confuse, lacunose e contraddittorie, non danno giustizia a Meredith e alla sua famiglia, dignitosamente e silenziosamente dolente almeno nelle fasi processuali che si svolsero a Perugia. Al contrario dei congiunti degli altri imputati, sempre pronti ad apparire sui mezzi di comunicazione e a sottolineare le proprie ragioni: ognuno ha il diritto di scegliere come comportarsi.

Chi ha inferto quei colpi mortali? Che cosa successe in quella serata? A questo punto, forse, non lo sapremo mai. Intanto, restano alcuni fatti. Raffaele a Amanda si sono fatti 4 anni di carcere per essere poi riconosciuti innocenti. La Cassazione dapprima non ritenne sufficienti le motivazioni con cui erano stati assolti; adesso ha ritenuto non motivate le ragioni  per condannarli. E alla fine ha deciso di assolverli. C’è qualcosa che non funziona in questi meccanismi: il comune cittadino non capisce e non può accettare questo epilogo. Sia gli innocentisti che i colpevolisti. Chi e che cosa potranno risarcire i due giovani per quell’ingiusta detenzione? Chi e che cosa potranno risarcire il povero Patrick Lumumba, indicato da Amanda come assassino e poi subito scagionato di fronte alle assurdità di tante accuse? E Guede non si sarà pentito di aver optato per il rito immediato (con conseguente riduzione della pena) visto come sono andate le cose?

Tutti gli interrogativi restano e continueranno a dividere chi ha seguito questa terribile vicenda. Ecco, forse proprio Rudy potrebbe riaprire questa dolorosa pagina se finalmente si decidesse a dire tutto quello che sa. Perché, quella sera, in via della Pergola lui c’era…

Si rassegni la famiglia Kercher: la giustizia italiana non è riuscita a dare un nome e un volto agli assassini di Meredith. Anche se, va ricordato, la verità processuale non sempre coincide con la reale verità dei fatti. E tu, piccola Mez, riposa comunque in pace.

Buona domenica. Con molta amarezza.

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