19042024Headline:

“Il piano delle opere pubbliche? Rivediamolo”

L'assessore Ricci: "Disponibile a valutare i progetti per il triennio. In modo certosino"

La pensilina del Sacrario, uno dei progetti in via di ultimazione

La pensilina del Sacrario, uno dei progetti in via di ultimazione

“Il piano triennale delle opere pubbliche? Va certamente rivisto e aggiornato”. L’assessore Alvaro Ricci recepisce il messaggio lanciato da Gianmaria Santucci (consigliere comunale di FondAzione) dalle colonne di Viterbopost. E ancora una volta si dimostra disponibile al dialogo.

“Avevo già avuto modo di dirlo: massima disponibilità a rivedere quel piano – dice Alvaro Piuttosto Corsaro – anche se va tenuta in considerazione innanzitutto la sua natura. Il piano triennale è una sorta di libro dei sogni dell’amministrazione, dentro ci sono anche progetti che si potrebbero fare sulla media e sulla lunga distanza, che vengono inseriti in attesa magari che cambino determinate situazioni. Solo quando un progetto passa al primo anno si comincia a concretizzare. L’amministrazione comunque ha il dovere di renderle pubbliche, per rispetto dei cittadini e anche nel caso in cui qualcuno volesse opporsi”. Vedi i lavori per la palestra a Santa Barbara, partiti proprio ieri e oggetto di tante contestazioni più o meno civiche.

Prosegue Ricci: “Detto questo, è anche vero che tra le opere incluse ce ne sono alcune ormai anacronistiche, che infatti potrebbero essere tolte”. E il primo esempio che viene in mente sono quelle infrastrutture che avrebbero dovuto essere adeguate qualora (già, qualora) si fosse fatto l’aeroporto civile. Stanno ancora nel piano – insieme ad altre cose più o meno utili – e non si capisce perché.

“Mi impegno a rivedere tutto entro il 15 ottobre, come dice la legge. E non escludo che se ci fosse tempo si potrebbe fare qualcosa anche prima del bilancio – spiega l’assessore – In sede di revisione del piano, comunque, adotterò il mio solito metodo di lavoro certosino, andrò a spulciare ogni singolo progetto. Come facevo quando ero all’opposizione o come ho fatto in occasione dei residui attivi, che dal 2007 ad oggi hanno portato nelle casse comunali una cifra superiore ai due milioni di euro assemblata mettendo insieme piccoli pezzi di risparmi ricavati qua e là”. E chissà che anche dal piano delle opere pubbliche non possa venire fuori qualche bel colpo per le prospettive di sviluppo della città. Un colpo da Corsaro, s’intende.

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